La Valle dei Templi, in provincia di Agrigento, è un parco archeologico ricco di monumenti e templi risalenti all’epoca ellenica. L’eccellente stato di conservazione delle opere presenti e la ricchezza della storia del luogo sono valsi al sito la nomina a patrimonio dell’UNESCO nel 1997, ed è attualmente un’ambita meta turistica.
Agrigento nella storia
“La più bella città dei mortali”. Queste sono le parole che il poeta greco Pindaro utilizza per descrivere la bellezza della città di Akragas, nel territorio di quella che diverrà in futuro Agrigento. Fondata nel 581 a.C. da coloni provenienti da Gela, la città doveva il suo nome all’omonimo fiume che ne bagnava le terre, assieme all’Hypsas. Nel corso del V secolo a.C. la città attraversò un periodo di forte crescita e sviluppo, come dimostrato dalla ricchezza dei monumenti nella maestosa Valle dei Templi, per raggiungere il suo apice tra il 488 e il 471 a.C, durante il regno del tiranno Terone.
A lungo in guerra con i cartaginesi, Akragas finisce con l’essere invasa e distrutta nel 406 a.C., per poi essere ricostruita e ripopolata nel 339 a.C., ad opera di Timoleonte, ponendo la città sotto il controllo di Siracusa. In occasione della seconda guerra punica, nel 210 a.C., Akragas passa, infine sotto il controllo dei romani, assumendo il nome di Agrigentum, mettendo così definitavamente fine al periodo ellenico.
I monumenti della Valle dei Templi Considerati gli innumerevoli monumenti presenti nella Valle dei Templi, di seguito ci si limita a offrire una breve panoramica delle principali opere presenti, mentre, per maggiori dettagli, si rimanda al sito web del Parco. Tempio di Giunone
Situato sul punto più alto della collina dei Templi, non sappiamo se questo tempio fosse realmente dedicato alla divinità moglie di Zeus. L’attribuzione a Giunone, infatti, deriva da un’interpretazione erronea di un testo di Plinio il Vecchio, che faceva, però, riferimento a un altro tempio. Questo dubbio circa l’attribuzione, tuttavia, nulla toglie allo splendore dell’edificio, realizzato attorno al 450 a.C. secondo lo stile dorico. Delle 34 colonne originali se ne conservano 30, 16 delle quali complete di capitello.
Tempio della Concordia
In uno stato di conservazione straordinario, il Tempio della Concordia deriva il proprio nome dall’iscrizione “Concordia degli Agrigentini”, risalente al I secolo d.C., rinvenuta in prossimità del monumento, ma, anche in questo caso, si tratta con buona probabilità di un’attribuzione errata. Eretto attorno al 430 a.C., è ritenuto essere, assieme al Partenone di Atene, il tempio in stile dorico meglio conservato al mondo.
Tempio di Asclepio
Dedicato alla divinità della Medicina ed eretto presumibilmente attorno al 480 a.C., questo tempio si presenta con un aspetto più modesto rispetto agli altri edifici presenti all’interno della Valle dei Templi. Stando a quanto raccontato da Cicerone si ritiene che, un tempo, esso ospitasse una stupenda statua in bronzo del dio Apollo, realizzata da Mirone e donata da Scipione alla città di Agrigento.
Tempio di Ercole
Di questo tempio resta, purtroppo, molto poco. Delle 38 colonne originarie, infatti, solo 9 sono ora presenti, e questo solo grazie a un’opera di restauro intrapresa negli anni venti del secolo scorso. Nonostante ciò, l’imponenza e la maestosità di quella che doveva essere la struttura resta percepibile agli occhi dell’osservatore. Datato attorno la fine del VI secolo a.C., cosa che lo rende il più antico tra i templi presenti nella Valle, deve la sua l’attribuzione all’eroe Ercole a un passo di Cicerone, che descrive il monumento in uno dei suoi scritti.
Tempio di Giove
Edificato in celebrazione della vittoria contro i Cartaginesi a Himera nel 480 a.C., come ringraziamento a Zeus, rappresenta, per dimensioni, uno dei monumenti più maestosi dell’antichità. Di questo edificio, purtroppo, non restano che le rovine. In epoca medievale, infatti, il sito, probabilmente già danneggiato da un precedente terremoto, fu utilizzato come fonte di materiale per la realizzazione del molo di Porto Empedocle.
Tempio dei Dioscuri
Le rovine di questo tempio, dedicato alle divinità Castore e Polluce, sono tra le più rappresentative della Valle. Eretto nella seconda metà del V secolo a.C., di questo edificio, oltre alle fondamenta, restano solamente quattro colonne, grazie a un’opera di restauro intrapresa nella metà del 1800. Come per molti altri monumenti presenti nella Valle dei Templi l’attribuzione non è certa ed è, in questo caso, dovuta a un passo del poeta greco Pindaro.
Tempio di Vulcano
Databile attorno al 430 a.C., di questa struttura restano solo le fondamenta e due delle trentasei colonne originarie. L’attribuzione del tempio a Vulcano è, come accade per molti altri monumenti della Valle, solo convenzionale, e si deve in questo caso a un brano dello scrittore latino Solino.
Tempio di Demetra
I resti di questo tempio, risalente alla fine del V secolo a.C., si trovano al di sotto della Chiesa di San Biagio, edificata durante l’epoca normanna. Caratteristica particolare di questo tempio è la mancanza di un colonnato esterno.
Tomba di Terone
Questo monumento funerario, dall’aspetto a torre, si trova in prossimità del Tempio di Ercole. Sebbene sia attribuito a Terone, non ha in realtà nulla a che vedere con l’antico tiranno di Akragas. Si tratta, infatti, di un monumento afferente alla vicina Necropoli Giambertoni, di epoca romana.
Necropoli Giambertoni
Sita in prossimità del tempio di Zeus, questa necropoli di epoca romana, databile tra il II e il III secolo d.C., è caratterizzata dalla presenza di numerose tombe in pietra calcarea.
Necropoli Paleocristiana
Questa esteso cimitero, risalente al III-VI secolo d.C., è situato tra i templi di Ercole e Giunone. Si tratta di una necropoli a cielo aperto, caratterizzata dalla presenza di oltre 130 tombe scavate direttamente nella roccia.
Ginnasio
Risalente all’epoca romana, questo edificio era destinato alle attività ginniche. Restano visibili i resti di un portico, utilizzato un tempo per gli esercizi al coperto, e di un altare monumentale, destinato alla celebrazione di riti propiziatori.
Bouleuterion
Il Bouleterion, dal greco Boulè, popolo, era un edificio pubblico in cui i rappresentanti dei cittadini si riunivano per prendere le decisioni riguardanti il futuro della città. Risalente a un periodo compreso tra il III e il IV secolo a.C., questo edificio era dotato di gradinate a sei sedili ed era verosimilmente riparato da un tetto sostenuto da quattro colonne.
Attrazioni vicine
Parlando di Valle dei Templi, non si può non citare la bellezza delle vicina città di Agrigento. A chiunque si trovasse in visita presso il Parco si raccomanda, infatti, di visitare anche il centro storico di Agrigento, ricco di storia e vicoli dall’aspetto caratteristico, e le innumerevoli chiese e cattedrali della città. Si segnalano, in particolare, la Cattedrale di San Gerlando, patrono di Agrigento, la Basilica dell’Immacolata e la Chiesa di Santa Maria dei Greci.
Gli appassionati di storia e archeologia troveranno nel Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” una meta da non perdere. Si tratta, infatti, di uno dei musei più ricchi e importanti dell’isola, grazie agli splendidi reperti che ospita, risalenti a un periodo che spazia dalla preistoria all’epoca romana.
Gli amanti delle bellezze naturali, infine, non potranno evitare una visita alla Scala dei Turchi, splendida e bianchissima parete rocciosa a picco sul mare, sita a Realmonte, in provincia di Agrigento.