Canicatti'

Truffa Bonus facciate, le indagini partono da Canicattì

I Finanzieri dei Comandi Provinciali di Verona e Agrigento e i Carabinieri del Comando Provinciale di Verona hanno eseguito, all’alba di oggi, dieci arresti, dodici indagati e un tesoro di quasi venti milioni di euro reinvestito poi in alberghi, ristoranti, negozi e beni di lusso.

È una storia (quasi) tutta agrigentina quella della maxi truffa sul “bonus facciate” portata alla luce da una delicata indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Agrigento e dai carabinieri di Verona.

L’inchiesta, inizialmente coordinata dalla procura della Città dei Templi, passa in un secondo momento a quella di Verona.

Due delle dieci persone arrestate sono nate e operano in provincia e, in particolare modo a Canicattì.
Si tratta di un imprenditore di 42 anni attivo sul territorio con alcune società, ed un 47enne di Canicattì. Entrambi sono finiti agli arresti domiciliari.

Al primo, a cui sono stati sequestrati 1,5 milioni di euro, si contesta il ruolo di procacciatore di imprese al fine della cessione dei crediti mentre per il secondo, ritenuto estraneo all’associazione a delinquere, l’accusa è quella di aver ceduto fittiziamente la sua società. L’intera inchiesta parte da Agrigento con un’attività di indagine condotta sul campo dai militari della Guardia di Finanza di Canicattì.

Share
Published by
Redazione Giornalistica