Un incidente devastante ha scosso la comunità di Palazzolo Acreide, dove un bambino di 10 anni, Vincenzo, è tragicamente deceduto dopo essere caduto in un pozzo artesiano durante un’escursione.

La vicenda ha ora preso una svolta giudiziaria con l’iscrizione nel registro degli indagati di nove persone, tra cui una soccorritrice e altri volontari della onlus organizzatrice dell’evento.

Carmela Caligiore, 54 anni, volontaria e educatrice della onlus ‘Doniamo Sorrisi’, ha tentato invano di salvare il bambino calandosi nel pozzo.

La sua iscrizione tra gli indagati è un atto procedurale che le permetterà di partecipare all’autopsia del piccolo Vincenzo, prevista per la prossima settimana. Gli altri indagati includono sei educatori e Giuseppe Giardina, proprietario del terreno e presidente della onlus.

Le accuse mosse dalla procura di Siracusa sono di omicidio colposo, una notizia che ha aggravato il dolore della comunità e della famiglia del piccolo.

La madre di Vincenzo ha condiviso il suo strazio sui social media, descrivendo il profondo dolore per la perdita del figlio con parole toccanti e una foto del bambino, sottolineando il vuoto lasciato dalla sua prematura scomparsa.

L’evento tragico ha interrotto i festeggiamenti locali in onore del patrono di Palazzolo, San Paolo, sostituendoli con veglie di preghiera e momenti di ricordo. Centinaia di persone si sono raccolte nella Basilica di San Paolo per una veglia dedicata alla memoria di Vincenzo, segno della profonda commozione che ha colpito la comunità.

Questo incidente solleva questioni urgenti sulla sicurezza nelle attività organizzate per i minori e sulla responsabilità delle entità che gestiscono tali eventi. Mentre la comunità cerca risposte e giustizia, il ricordo di Vincenzo rimane vivo nei cuori di quanti lo hanno conosciuto e amato.