vigili fuoco

l TAR del Lazio ha accolto il ricorso di un vigile del fuoco infortunatosi durante una prova concorsuale, ordinando la sua riammissione nel processo di selezione.

Il 47enne G.G., originario di Palermo, ha ottenuto giustizia dopo essere stato escluso dalla procedura speciale di reclutamento per vigili del fuoco volontari a causa di un infortunio subito durante le prove fisiche.

Nel 2018, G.G. aveva presentato domanda per partecipare a una procedura speciale di reclutamento riservata al personale volontario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Tuttavia, durante la quarta prova – le trazioni alla sbarra – a causa dell’impugnatura umida dell’attrezzo ginnico, il candidato ha perso la presa, subendo un grave infortunio alla spalla destra.

Il dolore acuto gli ha impedito di proseguire, rendendo necessario il ricovero presso un pronto soccorso.

Nonostante l’infortunio, la commissione esaminatrice ha escluso G.G. dalla procedura concorsuale, ritenendo non superata la prova fisica. Con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giovanni Bellia, G.G. ha quindi presentato ricorso al TAR del Lazio, chiedendo l’annullamento del provvedimento di esclusione e la ripetizione della prova concorsuale.

Il TAR del Lazio, con ordinanza del 24 gennaio 2024, ha accolto l’istanza cautelare degli avvocati Rubino e Bellia, rilevando il nesso di causalità tra l’infortunio e le condizioni dell’attrezzo ginnico. La corte ha ordinato la rinnovazione della prova e, in caso di esito positivo, la partecipazione del ricorrente alle successive fasi del concorso.

A seguito dell’ordinanza, G.G. è stato riconvocato per un nuovo accertamento, superando positivamente la prova. Il 24 aprile 2024, il TAR ha confermato la riammissione dell’aspirante vigile del fuoco alle fasi successive del concorso. Infine, con sentenza del 20 novembre 2024, il TAR del Lazio ha annullato definitivamente il provvedimento di esclusione, ritenendo illegittima la clausola di esclusione del bando.

Il TAR ha stabilito che, data la natura eccezionale dell’infortunio, la Pubblica Amministrazione avrebbe dovuto consentire la ripetizione della prova una volta superata la condizione di infortunio, poiché l’incidente non dimostrava l’inidoneità fisica del candidato, ma solo una temporanea inabilità.

Di conseguenza, il TAR del Lazio ha ordinato l’inserimento di G.G. in graduatoria a pieno titolo, senza riserve. Il vigile del fuoco potrà ora proseguire la sua carriera nel Corpo Nazionale, finalmente ottenendo la giustizia che merita.