Il Decreto Rilancio, convertito in Legge 17 luglio 2020, n. 77, ha introdotto il cosiddetto Superbonus 110%, (noto anche come bonus 100 o superbonus),ovvero una detrazione fiscale, indirizzata a privati e ad altri soggetti, che permette di recuperare il 110% delle somme investite in alcuni interventi di ristrutturazione.
Una caratteristica del Superbonus che lo rende particolarmente interessante, è data dal fatto che è possibile effettuare alcuni interventi di ristrutturazione (riqualificazione energetica e antisismico) senza alcun esborso monetario optando per lo sconto in fattura invece della detrazione fiscale.
Ma andiamo con ordine.
Il Superbonus si può richiedere per le spese sostenute per le seguenti tipologie di interventi:
Il Superbonus si può richiedere anche per altre tipologie di interventi, a patto però che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi elencati sopra. Ecco gli interventi ulteriori che danno diritto al Superbonus:
Il Superbonus spetta, infine, anche per i seguenti interventi, a condizione che siano eseguiti congiuntamente con almeno uno degli interventi di isolamento termico o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale o di riduzione del rischio sismico, elencati sopra:
I soggetti che possono avere accesso al super bonus sono i seguenti:
Il super bonus al 110% è stato inizialmente pensato come una detrazione sull’imposta lorda. Ma per potenziarne gli effetti e ampliarne le possibilità di fruizione, l’articolo 121 del decreto Rilancio permette di optare per altre due soluzioni. In pratica, il soggetto può scegliere di ottenere:
Un credito d’imposta pari al 110% delle spese sostenute, da detrarre dalle imposte lorde nell’arco di 5 anni;
Uno sconto sul corrispettivo dovuto, di importo massimo non superiore al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati. Il fornitore recupera il contributo anticipato sotto forma di credito d’imposta di importo pari alla detrazione spettante, con facoltà di successive cessioni di tale credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari
La cessione di un credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante, ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successive cessioni.
Riepilogando in parole semplici. Il soggetto può:
1. Scegliere di detrarre dalle tasse che dovrebbe pagare il credito d’imposta ottenuto.
2. Accordarsi con l’impresa che realizza i lavori, in modo da cedere a questa il credito d’imposta che gli spetterebbe, ed effettuare i lavori senza sborsare un euro, o pagando di meno (a seconda della tipologia di intervento).
3. Cedere il proprio credito d’imposta a una banca o a una finanziaria e ottenere in cambio del denaro per pagare gli interventi.
Il superbonus include anche le seconde case oltre agli interventi agevolati che includono: demolizioni e ricostruzione. E’ riconosciuto infatti il bonus per l’efficientamento energetico nei lavori di demolizione/ricostruzione con uguale volumetria. Occorrerà rispettare però i requisiti previsti dal Decreto Ministerale 26 Giugno 2015 e garantire la miglioria di almeno 2 classi energetiche dell’edificio o in alternativa il conseguimento della classe energetica più alta da dimostrare con apposito APE (Prestazione Energetica).
Potranno ottenere il Superbonus le unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti, con uno o più accessi autonomi dall’esterno, come nel caso delle villette a schiera.
Nel caso in cui si scelga la detrazione d’imposta, bisogna prestare attenzione alla cosiddetta capienza fiscale. In pratica, la quota annuale della detrazione non può essere superiore alle imposte da pagare, così come risultano dalla dichiarazione dei redditi. Se l’agevolazione spettante è maggiore dell’imposta lorda da pagare, la quota eccedente andrà perduta e non potrà essere recuperata in alcun modo.
Per ovviare a questo inconveniente, si può optare per una delle altre due soluzioni possibili (sconto sul corrispettivo o cessione di credito).
Il sito dell’Agenzia delle Entrate ha preparato una guida molto dettagliata con tutte le informazioni sul superbonus 110%. Si può scaricare e consultare, per trovare risposta alle questioni più specifiche.