Anche se in questo periodo si sente parlare soprattutto della pandemia da Covid-19 e di tutte le polemiche che ruotano attorno alla questione vaccini e Green Pass, uno dei grandi problemi che affliggono la società dal punto di vista della salute e del benessere rimane lo stress, e in particolare due gravi disturbi a esso correlati: l’ansia e la depressione.
Sotto questo aspetto la situazione era già poco rosea prima della diffusione del Covid, perché i ritmi e gli stili di vita, gli standard sempre più elevati imposti a ogni età e in ogni campo, persino nella sfera del privato a livello emozionale e sessuale; da quando la pandemia ha costretto i governi a imporre misure straordinarie, come l’isolamento forzato, i fattori di stress sono notevolmente aumentati complicando ulteriormente il quadro generale della situazione.
Le conseguenze dello stress
Lo stress è causato da una serie di fattori che agiscono come stimoli sul corpo e sulla mente; questi fattori, che in inglese vengono definiti stressors, innescano nell’organismo quella che viene tecnicamente chiamata SGA, ovvero la sindrome generale di adattamento. Il corpo e la mente, cioè, cercano di adattarsi ai nuovi stimoli; la riuscita o meno dell’adattamento, e in quale misura, è determinata dalle capacità di ogni singolo individuo: temperamento, personalità, livello culturale, condizioni sociali ed economiche, età, tempo di reazione e via dicendo.
La SGA è quindi una risposta naturale dell’organismo che tenta di mitigare gli effetti dello stress, ma in determinati casi questa risposta può diventare deficitaria e innescare una risposta maladattiva invece che adattiva. Le cause di ciò sono da ricercarsi nella prolungata esposizione agli stressors, una situazione che genera nei soggetti colpiti uno stato di sofferenza soggettiva che compromette le funzioni sociali e lavorative.
Nella società odierna le manifestazioni più diffuse delle conseguenze dello stress cronico sono ansia e depressione; entrambi i disturbi sono degli stati psichici che hanno una doppia valenza, possono cioè insorgere in seguito a una risposta maladattiva allo stress oppure essere i fattori che lo generano.
Ansia e depressione non vanno sottovalutati quindi, non soltanto per le conseguenze deleterie che entrambi gli stati hanno sull’organismo, ma soprattutto perché la loro presenza innesca una condizione di stress cronico che può portare a una serie di disturbi, prima somatici e poi fisici, che possono potenzialmente culminare nella morte.
Dagli psicofarmaci allo yoga
La reazione naturale dei medici che si trovano a diagnosticare questi stati, nella maggior parte dei casi consiste nella prescrizione di farmaci ansiolitici e antidepressivi. Fatta eccezione per i casi più gravi però, dove non è proprio possibile farne a meno, l’uso di queste medicine non sempre è auspicabile visto che si tratta pur sempre di psicofarmaci che, in combinazione con altri sedativi o se assunti per lunghi periodi, possono generare problemi di tolleranza, dipendenza e astinenza.
Alcuni medici, come alternativa agli psicofarmaci, consigliano di praticare attività come la meditazione e lo yoga; anche se la loro efficacia contro l’ansia e la depressione è effettivamente provata, però, queste attività non sempre riescono a riscuotere l’effetto sperato. In molti casi, infatti, l’ambiente dove si praticano queste attività diventa un ulteriore luogo di “confronto”, come lo sono già il posto di lavoro, l’ambiente familiare e quello sociale, per cui finiscono con l’innescarsi le stesse meccaniche che portano alla comparsa dei fattori di stress.
Il miglior rimedio è l’attività manuale
Negli ultimi anni è incrementato notevolmente il numero di persone che scelgono di dedicarsi a hobby come il giardinaggio, il fai da te e le attività artistiche: pittura, scultura, disegno e via dicendo. Si tratta più di una riscoperta che di una tendenza di mercato; le nuove generazioni infatti, soprattutto quelle altamente scolarizzate che sono state disabituate al lavoro fisico o non lo hanno mai del tutto conosciuto, si sono rese conto che la maniera migliore di distrarre la mente dagli stimoli dello stress è quella di dedicarsi a un’attività fisica.
La scelta, come accennato all’inizio del paragrafo, è ampia; c’è chi preferisce dedicarsi alla cura delle piante e chi opta per attività artistiche. I più pratici invece, anche se inesperti, preferiscono dedicarsi al fai da te sfruttando le notevoli risorse didattiche della rete, grazie a siti come esperto utensili oppure ai numerosi tutorial video che si trovano su Youtube e altre piattaforme analoghe.
L’allontanamento dello stress, inoltre, non è l’unico effetto benefico; in molti casi, infatti, quello che comincia come un percorso di autoguarigione finisce con il cambiare radicalmente lo stile di vita di chi lo ha intrapreso. Non è raro, infatti, imbattersi in storie di persone che sono passate da condizioni di vita diventate ormai insostenibili a una situazione migliore, riuscendo perfino a trasformare l’attività iniziata per pura passione in un lavoro ben remunerato.