Palermo

Sparatoria a Palermo, sette colpi di pistola allo Zen: ipotesi di vendetta legata a un duplice omicidio

Sette colpi di pistola, panico allo Zen di Palermo

Paura nel quartiere Zen di Palermo, dove sono stati esplosi ben sette colpi di pistola in via Rocky Marciano. Nel mirino la casa di una donna palermitana, che fortunatamente è uscita illesa dall’accaduto.

L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, ha subito attirato l’attenzione degli inquirenti, che ipotizzano un possibile regolamento di conti collegato a fatti di sangue avvenuti in passato.

I rilievi e le indagini della Polizia

Sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti, insieme al personale della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, per effettuare i necessari rilievi balistici.

Su sette colpi esplosi, due hanno raggiunto l’appartamento, senza però provocare feriti. Al momento della sparatoria, infatti, all’interno dell’abitazione si trovava un’unica persona, che non ha riportato lesioni.

L’obiettivo dell’agguato e i legami con un ferimento di dicembre

Secondo i primi accertamenti, l’obiettivo dei colpi sarebbe stato un uomo incensurato ma imparentato con il 43enne, dipendente della Reset, ferito a dicembre davanti al cimitero dei Rotoli. Quest’ultimo episodio potrebbe essere connesso a una vicenda ancora più grave: il duplice omicidio avvenuto alcuni anni fa proprio nel quartiere Zen.

Il coinvolgimento di Francesco Lupo

A sparare contro il 43enne, ricoverato lo scorso dicembre e le cui condizioni sono in miglioramento, sarebbe stato Francesco Lupo, trentenne accusato di tentato omicidio, ora in carcere dopo l’interrogatorio di garanzia. Lupo si è avvalso della facoltà di non rispondere di fronte al giudice per le indagini preliminari.

Il duplice omicidio e l’ipotesi di vendetta

Francesco Lupo è fratello di Antonino e figlio di Giacomo Lupo, entrambi uccisi a colpi di pistola cinque anni fa da Giovanni Colombo, condannato in via definitiva a 18 anni. Il duplice omicidio si è consumato il 14 marzo di cinque anni fa, ancora in via Rocky Marciano. Da qui l’ipotesi di una vendetta che potrebbe essere il motore della recente escalation di violenza.

Possibili sviluppi

Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire con precisione la dinamica di quest’ultimo attentato e di verificare tutti i collegamenti con i fatti di sangue del passato. La pista più accreditata dagli inquirenti rimane quella di un regolamento di conti a sfondo familiare, che affonderebbe le sue radici nel duplice omicidio e nella successiva condanna di Giovanni Colombo. Al momento, le indagini proseguono a ritmo serrato, con l’obiettivo di fare chiarezza su questi intrecci di violenza che continuano a turbare la vita del quartiere Zen di Palermo.

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Published by
Redazione Giornalistica