Cinque anni di reclusione per un 37enne di Siculiana, accusato di maltrattamenti, lesioni aggravate e minacce nei confronti della compagna e del suocero. La sentenza è stata emessa dai giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato.

Secondo quanto ricostruito dalla procura, la donna sarebbe stata vittima di continui maltrattamenti, anche in presenza della figlia minorenne. Il 37enne, descritto come ossessionato dalla gelosia, avrebbe costretto la compagna a cancellarsi dai social, cambiare il numero di telefono tre volte e a non contattare nessuno senza il suo consenso.

Tra gli episodi riportati, l’uomo avrebbe rivolto frasi minacciose e insultanti alla donna, etichettandola come “pazza” e controllando ogni suo movimento.

La lista delle violenze è lunga: dalla scarpa lanciata contro il volto alla pretesa di 2.000 euro. Durante la gravidanza, la donna sarebbe stata costretta a restare in casa e subire pressioni per abortire.

Dopo la nascita del bambino, la situazione sarebbe peggiorata: l’imputato avrebbe distrutto gli ornamenti per la neonata e impedito alla compagna e al suocero di uscire di casa. In una circostanza, l’uomo avrebbe minacciato il suocero con un coltello.

Un episodio particolarmente grave risale al 4 dicembre 2021, quando la donna fu scaraventata contro lo stipite della porta. Alcune settimane prima, il 37enne le avrebbe inflitto calci e pugni al volto e alle braccia, ferendola gravemente.

La condanna inflitta è superiore ai 3 anni e 6 mesi richiesti dal pubblico ministero Elenia Manno, a dimostrazione della gravità delle violenze subite dalla donna e dal suocero.