Via libera dalla giunta regionale per il sostegno “una tantum”
La giunta regionale siciliana ha approvato i criteri per l’erogazione del Reddito di povertà, un sostegno “una tantum” da 30 milioni di euro destinato alle famiglie economicamente più svantaggiate.
L’iniziativa, fortemente voluta dal presidente della Regione, Renato Schifani, garantisce fino a un massimo di 5.000 euro per nucleo familiare e punta a offrire un aiuto concreto a chi risiede in Sicilia da almeno cinque anni.
“Abbiamo stabilito modalità stringenti per l’accesso a questa misura, in modo da sostenere chi è in condizioni di forte disagio economico – ha dichiarato Schifani –. Il contributo avrà anche una ricaduta positiva per la società, perché i beneficiari saranno chiamati a svolgere attività utili alla comunità”.
Requisiti fondamentali
Residenza in Sicilia da almeno 5 anni.
Isee 2023 inferiore a 5.000 euro.
Entità del contributo
5.000 euro: oltre i 30 punti in graduatoria.
3.500 euro: fino a 30 punti.
2.500 euro: fino a 20 punti.
Come si calcola il punteggio
Reddito:
Isee tra 0 e 1.500 euro: 10 punti
Isee fino a 3.500 euro: 8 punti
Isee fino a 5.000 euro: 6 punti
Componenti familiari:
1 punto per ogni membro, fino a un massimo di 9 punti (per famiglie con più di 8 componenti).
2 punti aggiuntivi per ogni figlio minorenne.
Altri fattori:
5 punti per chi vive in affitto.
8 punti per situazioni di disagio sociale (ragazza madre, donna vittima di violenza o vedova con figli).
A parità di punteggio, la priorità va prima al nucleo con più figli minori e poi a quello con situazioni di disagio sociale. L’erogazione del contributo, a fondo perduto, sarà condizionata alla partecipazione ad attività socialmente utili, definite insieme ai Comuni di residenza. Tali prestazioni non costituiranno rapporto di lavoro subordinato o pubblico impiego.
La Regione Sicilia mira a pubblicare il decreto attuativo in tempi rapidi, così da snellire le procedure e permettere alle famiglie di ricevere il beneficio al più presto. L’obiettivo è contrastare la povertà e favorire condizioni di vita dignitose per i cittadini in maggiore difficoltà.