Ravanusa è all’ultimo posto, in provincia di Agrigento, per numero di vaccinati. Sulla scorta di questo dato, il sindaco Carmelo D’Angelo ha scritto al commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, chiedendo l’apertura di un hub vaccinale a Ravanusa, “I dati allarmanti pubblicati nella giornata di ieri che pongono il mio paese – scrive Carmelo D’Angelo – all’ultimo posto della classifica della provincia di Agrigento nel monitoraggio delle vaccinazioni effettuate dal 2 gennaio 2021 al 24 Luglio 2021, con solo il 52,03 % della popolazione vaccinata, meritano la dovuta attenzione da parte delle autorità preposte ed interventi urgenti per superare il gap con gli altri comuni”. L’amministrazione comunale, come è notorio, si era prontamente attivata, su vostra sollecitazione, per una campagna di vaccinazione – aggiunge il capo dell’amministrazione comunale – nel nostro territorio rivolta a tutta la popolazione over 12, mettendo anche a disposizione i locali della biblioteca comunale, la struttura amministrativa del Comune di Ravanusa per le prenotazioni e offrendo la disponibilità di collaborare per tutti gli aspetti logistici. Con nota del 1 Luglio scorso Gabriele Cosimo GARAU della Struttura di Supporto Commissariale per l’Emergenza Covid-19 aveva provveduto a contattare il Referente Unico della Struttura Commissariale della Regione Siciliana, l’ingegnere. Mario La Rocca, per verificare ogni possibile soluzione praticabile al fine di vaccinare i cittadini di Ravanusa che avevano già provveduto a prenotarsi”. “Non avendo avuto ancora – conclude il sindaco di Ravanusa – diretto riscontro e considerato il fatto che, alla data odierna, circa il 50% della popolazione residente non risulta vaccinata, invito il commissario  Mario Zappia ad attivarsi affinchè sia data la possibilità di organizzare un punto vaccinale a Ravanusa. L’amministrazione comunale conferma la disponibilità a collaborare per raggiungere un target alto di vaccinazioni anti Covid-19 per i propri concittadini e soprattutto per coloro i quali non hanno la possibilità di spostarsi in altri comuni come ad esempio anziani che vivono da solo e gente diversamente abile che non ha come recarsi in altri centri anche se distano pochi chilometri di distanza dalla nostra città”.