Nel pomeriggio di mercoledì 10 luglio, i Carabinieri della Sezione Operativa del NOR della Compagnia di Ragusa hanno arrestato in flagranza di reato un 24enne gambiano senza fissa dimora, con precedenti specifici, e un 58enne albanese, disoccupato e incensurato.
L’operazione è avvenuta durante un mirato servizio di contrasto allo spaccio di droga nel centro storico.
I due uomini sono stati fermati all’interno dell’auto dell’albanese. A causa del loro atteggiamento sospetto e della minaccia con un tirapugni rivolta dal gambiano ai carabinieri, sono stati sottoposti a perquisizione personale.
Durante il controllo, sono stati trovati in possesso di 100 grammi di cocaina e 4.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita.
Le successive perquisizioni domiciliari hanno permesso di rinvenire ulteriori 20 grammi di cocaina, 25 cartucce calibro 12 detenute illegalmente, due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della droga a casa dell’albanese.
Inoltre, altre banconote di piccolo taglio, anch’esse ritenute frutto dell’attività delittuosa, sono state trovate in possesso del gambiano.
Su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, l’albanese è stato posto agli arresti domiciliari, mentre il gambiano è stato trasferito presso la casa circondariale di Ragusa.
L’operazione odierna rappresenta un’ulteriore risposta dei Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa alle segnalazioni dei cittadini riguardo episodi di spaccio nel centro storico.
Le recenti operazioni di aprile e maggio, che avevano già portato all’esecuzione di numerosi provvedimenti cautelari, testimoniano l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrastare il fenomeno dello spaccio di droga nella zona.
L’arresto dei due uomini a Ragusa è un chiaro segnale dell’efficacia delle operazioni delle forze dell’ordine nel combattere il traffico di droga e garantire la sicurezza della comunità. Le indagini proseguono per smantellare ulteriori reti di spaccio e assicurare alla giustizia i responsabili.