Continua a non esserci pace sul fronte dell’approvvigionamento idrico per quattro comuni della provincia di Agrigento: Castrofilippo,Naro, Grotte e Racalmuto. Sulla vicenda è intervenuta per l’ennesima volta ieri la gestione commissariale dell’ ATI AG9. “Facendo seguito alle precedenti comunicazioni inerenti le problematiche legate alla fornitura idrica nei Comuni alimentati, illegittimamente, dall’Acquedotto “Tre Sorgenti” i commissari comunicano che, anche oggi, l’omonimo consorzio ha consentito di immettere quantitativi inferiori rispetto a quelli necessari per l’ordinaria fornitura idrica nel comuni di Racalmuto, Grotte, Castrofilippo e Naro. C’è di nuovo, – continua la nota- solo, che il Presidente dell’ATI ha pubblicamente confermato la sua volontà di mantenere operativa questa situazione contro legge assicurando al Consorzio Tre Sorgenti di proseguire la sua attività notoriamente illegittima sino, almeno, al 28 febbraio 2021. La Gestione Commissariale- conclude la missiva-. ha costantemente ritenuto necessario informare correttamente la popolazione tutta su quanto si è verificato e quanto si sta verificando, affinché ogni singolo cittadino possa prenderne atto e trarre le proprie conclusioni” A pagarne le conseguenze di questo “braccio di ferro” tra Girgenti acque e Tre Sorgenti sono inesorabilmente i cittadini. Non sono bastate quindi le riunioni in Prefettura, le lettere inviate al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, le minacce di denunce ed esposti a sbloccare la situazione per Castrofilippo, Naro, Grotte e Racalmuto . Tutto rimane come prima con i turni di distribuzione che si allungano inesorabilmente e toccano anche punte di una volta a settimana ed in alcuni paesi addirittura arrivano anche a dieci giorni. Anche ieri ai serbatoi dei 4 comuni della provincia di Agrigento, sono arrivati complessivamente 60 litri di acqua al secondo a fronte degli 80 minimi necessari per assicurare una distribuzione che possa soddisfare le esigenze di queste popolazioni.