Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana (CGARS) ha annullato il divieto di detenzione di armi, munizioni e materiali esplodenti imposto dalla Prefettura di Palermo nei confronti del Sig. G.B., 60enne di Belmonte Mezzagno.

La misura era stata adottata nel 2016 a causa di un vincolo di parentela con soggetti gravati da pregiudizi penali per fatti di mafia, nonostante l’uomo fosse titolare di una licenza di porto d’armi per uso caccia sin dal 1983.

La vicenda

Nel 2016, su proposta del Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo, la Prefettura aveva emesso un provvedimento che vietava al Sig. G.B. di detenere armi e munizioni.

Il divieto era basato esclusivamente sul vincolo di parentela con persone coinvolte in fatti mafiosi, senza alcuna evidenza di frequentazioni o convivenze con i soggetti pregiudicati.

Assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza, il Sig. G.B. aveva contestato il provvedimento davanti al giudice amministrativo, ritenendolo illegittimo in quanto privo di fondamento e basato solo su un mero rapporto familiare.

Le argomentazioni della difesa

Gli avvocati Rubino e Piazza hanno sostenuto che il Sig. G.B. non convivesse né avesse rapporti di frequentazione con i parenti pregiudicati, evidenziando come il semplice legame di parentela non potesse rappresentare un indicatore sufficiente per il divieto di detenzione di armi. Inoltre, i legali hanno sottolineato l’assenza di una compiuta attività istruttoria da parte della Prefettura e la mancanza di una motivazione adeguata nel provvedimento.

La decisione del CGARS

Con sentenza del 15 ottobre 2024, il CGARS ha accolto il ricorso del Sig. G.B., annullando il divieto imposto dalla Prefettura. Nella decisione, il CGARS ha affermato che “la sola sussistenza di un rapporto di parentela o affinità con un pregiudicato, in assenza di convivenza o frequentazione, non può costituire di per sé un elemento sufficiente per giustificare il divieto di detenzione di armi”. Il Consiglio ha anche evidenziato come, nel caso specifico, non sia stata rilevata alcuna connessione diretta tra il Sig. G.B. e i soggetti ritenuti pregiudicati.

Grazie a questa decisione, il Sig. G.B. potrà riprendere la detenzione di armi, munizioni e materiali esplodenti, come consentito dalla sua licenza.