La Polizia ha arrestato cinque uomini di Lentini e Francofonte, accusati di rapina a mano armata e di una lunga serie di furti realizzati con la tecnica delle spaccate, che hanno colpito attività commerciali, gioiellerie, uffici postali e istituti di credito.

Il bottino complessivo della banda, ribattezzata la “banda dell’escavatore”, ammonterebbe a diverse centinaia di migliaia di euro.

L’operazione ‘New Holland’ e gli arresti

L’operazione, denominata “New Holland”, è stata condotta dagli agenti del Commissariato di Lentini e dalla Squadra Mobile, sotto il coordinamento della Procura di Siracusa. Stamattina sono state eseguite le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Siracusa.

Oltre ai cinque arrestati, altre due persone già detenute per altri reati sono state raggiunte da misure di custodia cautelare, mentre altre tre sono state denunciate per la loro partecipazione ad alcuni colpi.

Sette colpi messi a segno

Gli investigatori attribuiscono alla banda sette colpi tra luglio e ottobre 2024, tra tentati furti e rapine:

  • 27 luglio: rapina a una gioielleria di Lentini.
  • 29 luglio: tentata spaccata all’ufficio postale di Pedagaggi.
  • 8 agosto: rapina a mano armata in un cantiere di Melilli, dove sono stati rubati mezzi pesanti utilizzati per i successivi furti.
  • 28 agosto: furto con spaccata a un distributore di benzina di Carlentini, bottino di 2.750 euro.
  • 16 settembre: colpo a un supermercato di Francofonte.
  • 19 ottobre: doppia spaccata in due istituti di credito di Vizzini.
  • Ultimo colpo: furto in una banca di Scordia, bottino di 178.000 euro.

La tecnica delle spaccate: escavatori e ordigni esplosivi

La banda utilizzava sempre lo stesso modus operandi: con escavatori e autocarri rubati, distruggeva gli ingressi delle attività per creare un varco e accedere rapidamente ai locali, rubando casseforti e denaro. La tecnica includeva anche l’uso di esplosivi artigianali, conosciuti come “marmotte”, per far saltare i bancomat e impossessarsi del denaro custodito.

Gli escavatori rubati, spesso reperiti in cantieri della zona, erano utilizzati con estrema abilità: i conducenti della banda riuscivano a completare i colpi in pochissimi minuti, rendendo difficile l’intervento delle Forze dell’Ordine.

Base operativa in contrada Cannellazza

La banda operava da una base situata nelle campagne di contrada Cannellazza a Carlentini, scelta strategicamente per garantire rapidi spostamenti tra la provincia nord di Siracusa e il Calatino. Qui venivano nascosti i mezzi rubati e pianificate le attività criminali.

Grazie all’ausilio dell’elicottero del Reparto Volo di Palermo e a numerosi appostamenti, gli agenti hanno scoperto escavatori e camion rubati, oltre a parte del bottino proveniente dai furti negli istituti bancari di Vizzini.

Un’organizzazione ben strutturata

Secondo gli inquirenti, la banda pianificava ogni colpo nei minimi dettagli, effettuando sopralluoghi preliminari e utilizzando tecniche sofisticate. Tra i membri figuravano esperti conducenti di escavatori e specialisti nella manipolazione degli esplosivi.

Conclusione

L’operazione rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata nella provincia di Siracusa, evidenziando l’importanza di un lavoro investigativo capillare e del coordinamento tra le forze dell’ordine. Gli arrestati dovranno ora rispondere di rapina a mano armata, furto aggravato e utilizzo di esplosivi.