I Carabinieri del ROS, con il supporto dei Comandi Provinciali di Messina e Reggio Emilia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Messina, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Due persone sono state arrestate a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) e nella provincia di Reggio Emilia perché gravemente indiziate dei reati di omicidio e porto illegale di armi, entrambi aggravati dal metodo e dalla finalità mafiosi.
Il quadro indiziario è stato delineato attraverso l’attività investigativa condotta dai Carabinieri del ROS – Sezione Anticrimine di Messina e dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, in stretta sinergia con la Direzione Distrettuale Antimafia di Messina. Determinante il contributo di un collaboratore di giustizia, affiliato alla cosiddetta famiglia mafiosa dei “barcellonesi”.
Le evidenze raccolte hanno portato a ritenere che l’omicidio contestato, avvenuto nel 2010 a Barcellona Pozzo di Gotto e costato la vita a Petre Ciurar, cittadino rumeno di etnia rom, sia stato pianificato come atto ritorsivo nei confronti della comunità rom.
Quest’ultima, secondo gli inquirenti, sarebbe stata ritenuta responsabile di una serie di furti nella zona controllata dal gruppo mafioso “San Giovanni”, una costola della consorteria dei “Barcellonesi”, al quale risultano affiliati i due indagati.
Grazie al lavoro congiunto dei Carabinieri e degli inquirenti, si è riusciti a fornire un quadro indiziario solido, sufficiente all’emissione delle misure cautelari.
I due arrestati, ritenuti organici alla stessa consorteria mafiosa, dovranno ora rispondere delle accuse a loro carico davanti all’Autorità Giudiziaria.