Sono state accolte dal Presidente della regione Nello Musumeci gran parte le mie proposte avanzate per ripartire al meglio nella fase 2. Ma bisogna fare di più e far ripartire al più presto bar e ristoranti anticipando l’apertura e intervenendo sul piano dei tributi riducendo le imposte di pertinenza dei comuni”.
“Il presidente della Regione Musumeci ha varato un’ordinanza che avvia, a partire da lunedì 4 Maggio, la Fase 2 prevedendo aperture che il Premier Conte ha negato a livello nazionale e recependo cosi parte delle mie richieste che avevo avanzato e descritto nei precedenti comunicati stampa.
Mi riferisco alla proposta di riapertura dei cimiteri, portata avanti a gran voce e che è stata accolta come segno di ritorno ad una progressiva normalità degli affetti.
Accolte anche quelle che riguardano la manutenzione e la conduzione di terreni ed aree verdi, manutenzione e riparazione di imbarcazioni ma soprattutto la manutenzione, il montaggio e l’allestimento degli stabilimenti balneari e la pulizia delle spiagge in vista dell’inizio della stagione estiva.
E ancora via libera, da lunedì, anche al servizio di toelettatura degli animali,al servizio di asporto e consegna a domicilio per ristoranti gelaterie pasticcerie bar e pub anche nei festivi e al commercio al dettaglio di prodotti florovivaistici .
Nella nuova ordinanza varata dal presidente via libera anche all’autorizzazione per le visite specialistiche ambulatoriali e alle attività extramurarie limitatamente alle prestazioni urgenti e indifferibili.
Disposizioni anche a favore dei disabili con la riapertura da lunedì delle strutture di assistenza ai disabili prevista nell’ultimo decreto.
Ma se da un lato sono soddisfatto per l’apertura dell’ordinanza del presidente a gran parte delle nostre proposte, dall’altro ritengo che occorre fare di più per far ripartire tutte le attività commerciali come bar, pub e ristoranti con possibilità di ricezione di 1/3 della capienza del locale o al massimo del 50%. Far riaprire parrucchieri ed estetisti, e per evitare assembramenti, solo per appuntamento .
Per queste categorie sarebbe auspicabile, a mio parere, prima della riapertura, l’avviso in anticipo ai titolari al fine di far predisporre per i propri locali la necessaria sanificazione e tutti i sistemi di sicurezza. Riaprire si ma rispettando sempre le norme e le direttive imposte dal decreto.
Inoltre sarebbe opportuno e di assoluta importanza la ripresa delle attività sanitaria extra covid negli ospedali come l’autorizzazione per le visite specialistiche ambulatoriali e attività extramurarie per tutte le patologie.
In deroga al DPCM bisogna anticipare l’apertura e intervenire sul piano dei tributi,riducendo le imposte di pertinenza dei comuni, tari e tosap,per il periodo di chiusura e permettendo, alla riapertura,l’estensione gratuita del suolo pubblico unitamente all’assegnazione di un contributo a fondo perduto per le aziende che hanno dovuto chiudere i battenti. Sarebbe auspicabile infine un accordo tra comuni e proprietari dei locali per la riduzione e la dilazione degli affitti commerciali.”
Comunicato sottoscritto insieme ai colleghi deputati: Luisa Lantieri, Marianna Caronia, Antonio Catalfamo, Giuseppe Compagnone, Giuseppe Gennuso, Giovanni Bulla e Stefano Pellegrino.