Si è ufficialmente costituito il Coordinamento del Comitato referendario per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata a Canicattì.
Questa iniziativa mira a contrastare il modello di autonomia differenziata approvato dal governo nazionale, che, secondo i membri del comitato, potrebbe generare significative disuguaglianze tra le regioni italiane.
Il Comitato, una coalizione composta da cittadini attivi, rappresentanti delle istituzioni locali, e membri di diverse associazioni civiche e organizzazioni politiche, è motivato dalla volontà di promuovere equità e solidarietà territoriale.
Questi sforzi sono diretti verso la prevenzione delle frammentazioni territoriali che penalizzano non solo Canicattì ma anche altre aree del Paese.
L’autonomia differenziata, così come concepita attualmente, è vista come una minaccia alla coesione sociale, portando a disparità notevoli nelle opportunità e nei servizi tra le diverse regioni.
Di fronte a questo scenario, il Comitato si impegna a informare e sensibilizzare la popolazione sui rischi e le problematiche legate a questo modello.
Nei prossimi mesi, il Comitato organizzerà una serie di iniziative come la raccolta firme per il referendum abrogativo, incontri pubblici, conferenze, campagne sui social media e distribuzione di materiale informativo.
Queste attività sono volte a raccogliere il sostegno necessario per portare la questione al voto popolare.
Il Comitato invita tutti i cittadini di Canicattì e dintorni a partecipare attivamente alle attività proposte e a unirsi alla lotta per un’Italia più equa e unita.
Per ulteriori informazioni o per partecipare attivamente, è possibile contattare il coordinamento via email all’indirizzo no.aut.differenziatacanicatti@gmail.com.
Membri del coordinamento includono figure note come :
Rosaria Alaimo della CGIL, Gaetano Vella del Partito Democratico, Fabio Falcone del Movimento 5 Stelle, Salvatore Treppiedi dell’A.V.S. Alleanza Verdi Sinistra, Pietro Aquilino del Comitato NO AD, e Andrea Vergottini dei Giovani Democratici, tutti uniti in questa causa comune.