Dieci medici si trovano sotto inchiesta in seguito alla morte di Salvatore Torretta, un 68enne di Caltanissetta, avvenuta il 10 gennaio scorso presso l’Ospedale Sant’Elia.

L’autopsia è stata eseguita ieri, dopo che i fratelli della vittima hanno presentato una denuncia alla polizia.

Torretta era stato trasportato in ambulanza del 118 al pronto soccorso il giorno di Natale a causa di un malessere fisico.

Secondo quanto riferito dai familiari, avrebbe atteso per sei ore prima di essere sottoposto agli esami e alle cure necessarie, per poi essere dimesso con la diagnosi di distorsione alla caviglia.

Tuttavia, la famiglia sostiene che la distorsione fosse una conseguenza del suo stato di salute e non la ragione principale del ricovero in ospedale, sottolineando che fu trasportato in ambulanza proprio per questo motivo.

Il paziente è rientrato a casa, ma nei giorni successivi le sue condizioni si sono aggravate.

Il 3 gennaio, Torretta, già in cura per altre patologie, è stato riportato al pronto soccorso e successivamente ricoverato nel reparto di malattie infettive a causa della positività al Covid.

Ha trascorso una settimana in ospedale fino alla comunicazione del decesso il 10 gennaio.

La famiglia della vittima chiede ora chiarezza su quanto accaduto, sollevando dubbi sulla gestione del caso e sulla diagnosi iniziale effettuata al pronto soccorso.