Un 52enne messinese, già sottoposto agli arresti domiciliari, è stato denunciato a piede libero dai Carabinieri della Compagnia di Messina Centro con l’accusa di detenzione illecita di materie esplodenti e possesso di animali appartenenti a specie protetta.
L’operazione è stata condotta dai militari della Stazione di Messina Giostra, impegnati in una verifica presso l’abitazione dell’uomo.
Durante il controllo, i Carabinieri hanno individuato un involucro sospetto nascosto in un angolo della casa. Al suo interno si trovavano diversi petardi, per un totale di oltre tre chili di polvere pirica. Gli artifizi pirotecnici, potenzialmente pericolosi, sono stati immediatamente posti sotto sequestro.
Nel corso dell’ispezione, i militari hanno inoltre scoperto una gabbietta contenente un cardellino, identificato come Carduelis carduelis, una specie protetta dalla normativa vigente.
L’identificazione è stata effettuata con il supporto tecnico dei Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Catania, reparto dell’Arma specializzato nella tutela dell’ambiente e delle specie di fauna e flora a rischio.
Detenzione illecita di fuochi pirotecnici
Il rinvenimento di oltre tre chili di polvere pirica in un contesto domestico sottolinea la gravità della situazione, considerando sia il pericolo per la pubblica incolumità sia la violazione delle norme di sicurezza. Il materiale esplodente, confiscato dai Carabinieri, è stato in seguito consegnato agli Artificieri di Catania per la distruzione in sicurezza.
Tutela degli animali protetti
La presenza del cardellino, specie oggetto di protezione faunistica, ha subito richiamato l’attenzione dei Carabinieri Forestali, incaricati di verificare le condizioni in cui era detenuto e di controllare eventuali infrazioni alle leggi sulla tutela della fauna selvatica. L’animale è stato sequestrato e affidato a un centro di recupero fauna selvatica di Messina, dove sarà curato e successivamente liberato nel suo habitat naturale.
Conclusioni
Al termine delle operazioni, il 52enne è stato denunciato per detenzione illecita di materie esplodenti e possesso di animali appartenenti a specie protetta. L’episodio evidenzia ancora una volta l’importanza delle attività di controllo e prevenzione condotte dalle Forze dell’Ordine, finalizzate a garantire la sicurezza della collettività e a tutelare il patrimonio faunistico del territorio.