Achille e Blanco, i due amati cani di quartiere, sono stati trovati morti in un campo incolto in contrada Santa Maria a Mazara del Vallo, dopo essere scomparsi da un mese.
I loro corpi, in stato di decomposizione, hanno rivelato segni di una brutale uccisione. Uno dei cani presentava zampe spezzate, indicando che erano stati torturati prima di essere uccisi.
Loredana Zummo, presidente della sezione Enpa di Mazara del Vallo, ha descritto la scoperta come scioccante: “Erano in un vero cimitero di animali”, ha dichiarato dopo il sopralluogo. Oltre ai corpi di Achille e Blanco, nell’area sono state rinvenute anche carcasse di pecore, galline, un agnello e persino un altro cane bruciato. Achille e Blanco, cani sterilizzati e microchippati dal Comune, erano benvoluti dai residenti e accuditi dai volontari dell’Enpa.
L’Enpa ha già annunciato la presentazione di una denuncia per richiedere indagini approfondite. “I nostri volontari di Mazara del Vallo sono distrutti”, ha commentato Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa. I due maremmani erano conosciuti e amati da molti cittadini che si prendevano cura di loro, offrendogli cibo e affetto.
Achille e Blanco vivevano nelle strade di Mazara del Vallo da anni, dopo essere stati sterilizzati e reintrodotti nel territorio. Spesso avvistati davanti a supermercati o negozi di alimentari, erano una presenza costante per la comunità. Nonostante gli sforzi dei volontari dell’Enpa per trovare loro una famiglia, nessuna richiesta di adozione era mai arrivata.
L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente ha condannato l’accaduto, definendolo un atto barbaro e chiedendo giustizia: “La sconvolgente notizia del ritrovamento dei corpi di Achille e Blanco ci lascia sgomenti. Annunciamo la presentazione di un esposto per chiedere indagini chiare”.
Il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, ha espresso profonda tristezza per la tragica morte dei due cani: “Achille e Blanco non arrecavano alcun disturbo, anzi erano benvoluti dai cittadini. Un atto del genere rappresenta una barbarie contro esseri indifesi e un grave attacco ai valori di inclusione e rispetto su cui si basa la nostra comunità. Non possiamo permettere che episodi di tale violenza restino impuniti”.
Le indagini sono in corso per scoprire i responsabili di questo crimine crudele e assicurare loro giustizia.