Licata e Campobello di Licata, blitz nella notte: arrestati affiliati delle famiglie di “Cosa Nostra”(Video)

I Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento hanno eseguito sette fermi di indiziato di delitto emessi nei confronti di vertici ed affiliati delle famiglie mafiose di “Cosa Nostra” di Licata (Ag) e Campobello di Licata (Ag).

L’imponente blitz, ordinato nella notte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo con il nome in codice Assedio, è stato eseguito da oltre 100 militari, supportati da un elicottero e da unità cinofile. L’operazione ha di fatto disarticolato le famiglie mafiose di Licata e Campobello di Licata.

Arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa un consigliere comunale in carica di Licata
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Filmati summit ed incontri segreti fra gli elementi di vertice e gli affiliati della consorteria mafiosa. Accertata persino un’estorsione per lavori edili realizzati in Germania.

Documentati gli interessi del sodalizio nel settore delle slot machines, attraverso una compiacente società di distribuzione di apparati elettronici da gioco.

I particolari dell’operazione saranno resi noti  nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 10:30 presso il Comando Provinciale carabinieri di Agrigento.

Questi i nomi dei fermati:

Vincenzo Bellavia, 33 anni di Licata; Angelo Graci, inteso “Trappolina“, 32 anni di Licata; Angelo Occhipinti, inteso “Piscimoddu”, 64 anni di Licata; Giuseppe Puleri, inteso “Peppe”, 40 anni di Campobello di Licata;Giuseppe Scozzari, 46 anni di Licata; Raimondo Semprevivo, 47 anni di Licata, Giuseppe Salvatore Spiteri, 46 anni di Licata.

Tutti andavano a bussare alla porta di Angelo Occhipinti, 64 anni di Licata, inteso “Piscimoddu”, fermato insieme ad altre sei persone all’alba di oggi dai carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, guidato dal colonnello Giovanni Pellegrino, dai militari della Compagnia di Licata, agli ordini del capitano Lucarelli, e da quelli del Nucleo Investigativo, comandanti dal colonnello Rodrigo Micucci.