“Accuse di Frode nelle Forniture Pubbliche: Inchiesta sull’Incremento Tariffario del Consorzio Acquedottistico Tre Sorgenti”

Nell’ambito delle indagini sulla fornitura idrica al Comune di Palma di Montechiaro, il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, attualmente presidente del consorzio acquedottistico Tre Sorgenti, è finito sotto inchiesta insieme ad altri tre tecnici che si sono alternati nella gestione dell’ente.

Il pubblico ministero Paola Vetro ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, un passo significativo che precede la possibile richiesta di rinvio a giudizio.

La stessa Vetro ha interessato nella vicenda non solo Corbo, ma anche Carmelo Vaccaro di Realmonte, Jessica Vanessa Lo Giudice di Palma, e Mauro Porcelli Licata di Licata.

Le accuse mosse contro i quattro vertono sulla presunta frode nelle forniture pubbliche. La procura ipotizza che, nel periodo di tre anni a partire dal 2018, avrebbero deliberatamente applicato una tariffa idrica superiore a quella legalmente dovuta.

Secondo l’atto di accusa presentato dal pubblico ministero, il consorzio, dopo aver dichiarato all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) una tariffa di 0,6629 euro al metro cubo per l’anno 2012, avrebbe successivamente adottato una tariffa più elevata, pari a 0,6869 euro. Tale variazione si sarebbe verificata dopo l’esclusione del consorzio dall’aggiornamento delle tariffe, a causa della mancata consegna degli impianti al gestore d’ambito incaricato del servizio.

Attualmente, Corbo e gli altri tre indagati rischiano di essere sottoposti a processo, mentre l’inchiesta continua a gettare luce su possibili irregolarità nella gestione delle forniture idriche nel territorio di Palma di Montechiaro.