In occasione dell’anniversario degli attentati contro i magistrati Cesare Terranova (25 settembre 1979) e Antonino Saetta (25 settembre 1988), oltre che del maresciallo Lenin Mancuso, il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani ha affidato la commemorazione di queste figure eroiche alla voce degli studenti Alessandro De Rose e Sofia Favaro del Liceo Scientifico Filolao di Crotone.
L’iniziativa si inserisce nel progetto “#inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità”, che ha l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni sui valori della legalità e del rispetto delle istituzioni.
Cesare Terranova: Il magistrato che sfidò la mafia
Cesare Terranova, nato a Palermo, dedicò la sua carriera alla lotta contro la mafia, sia come magistrato che come politico. Dopo un periodo di attività parlamentare, divenne Capo dell’Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo, dove portò a termine importanti arresti di criminali di spicco come Michele Vinci, il “mostro di Marsala”.
La mattina del 25 settembre 1979, Terranova e il maresciallo Lenin Mancuso, che faceva parte della sua scorta, furono assassinati in un’imboscata mafiosa. Terranova, ostacolo per molti clan mafiosi, era stato un simbolo di lotta contro Cosa Nostra, lasciando un’eredità di coraggio e giustizia.
Antonino Saetta: Il giudice che sacrificò la sua vita per la giustizia
Antonino Saetta, presidente della Corte d’Assise d’Appello di Palermo, svolse un ruolo cruciale nella condanna dei responsabili della strage di Rocco Chinnici e dell’omicidio del capitano Emanuele Basile.
La mafia lo colpì brutalmente il 25 settembre 1988, insieme al figlio Stefano, in un agguato sulla statale 640. Saetta era stato incaricato dell’appello del maxiprocesso contro Cosa Nostra, rendendolo un bersaglio per le cosche.
Il progetto educativo “#inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità”
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani promuove il progetto “#inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità”, con l’obiettivo di tramandare la memoria di figure come Cesare Terranova, Antonino Saetta e Lenin Mancuso, veri e propri martiri della legalità. Il loro sacrificio viene ricordato nelle scuole, insegnando ai giovani l’importanza di lottare per la giustizia e contro le mafie.