Il passaggio definitivo al mercato libero del gas in Italia sta subendo vari cambiamenti e, al contempo, slittamenti. Originariamente programmato per il 1° gennaio 2023 ma, grazie a un emendamento legislativo, questo passaggio è stato rinviato a gennaio 2024. Tuttavia, sembra che attualmente ci sia in campo una discussione per estendere ulteriormente il periodo di transizione, prorogando la data di altri sei mesi o un anno.
Ma cosa vuol dire esattamente “mercato energetico libero” e che differenza c’è rispetto alla sua controparte, il “mercato a maggior tutela”? Nel mercato libero, le condizioni economiche sono stabilite da vari fornitori in un contesto di competizione, dando ai consumatori il potere di negoziare tariffe, piani e opzioni che si adattano meglio alle loro esigenze energetiche. D’altro canto, il mercato a maggior tutela è regolamentato dall’ARERA (dall’Autorità di Regolamentazione per Energia, Reti e Ambiente), dove il fornitore di energia coincide con il distributore e le tariffe sono standardizzate per garantire una certa protezione ai consumatori. Ad ogni modo, le principali differenze tra questi due mercati risiedono nelle condizioni contrattuali e nelle tariffe. Nel mercato a maggior tutela, le condizioni sono regolate trimestralmente da ARERA, mentre nel mercato libero, le compagnie competono per offrire le migliori offerte ai clienti, creando una maggiore varietà di opzioni. Ciò offre ai consumatori la possibilità di beneficiare di sconti, programmi fedeltà e servizi personalizzati. Inoltre, sul sito di web di alcuni gestori, come anche VIVI energia, è possibile reperire informazioni approfondite su come funziona il mercato libero del gas e come scegliere la miglior offerta.
Il passaggio al mercato libero per la fornitura del gas offre numerosi vantaggi; prima di tutto, offre maggiore flessibilità e possibilità di personalizzazione, consentendo ai consumatori di scegliere il proprio fornitore e negoziare condizioni contrattuali su misura. Questo favorisce la competizione tra fornitori, che quindi sono incentivati a offrire prezzi più competitivi e servizi personalizzati. È fondamentale notare che i costi di rete, del contatore e le imposte rimangono gli stessi in entrambi i regimi, garantendo una certa continuità nei costi di base per i consumatori.
Non ci saranno sanzioni o interruzioni delle forniture, ma è importante non procrastinare, poiché il mercato a maggior tutela dovrebbe chiudere definitivamente il 1° aprile 2024. Coloro che non avranno effettuato il passaggio saranno coinvolti automaticamente nel processo delle cosiddette “tutele graduali”, il che potrebbe comportare una perdita di controllo nella scelta del fornitore. Anticipare la transizione offre la possibilità di beneficiare delle tariffe vantaggiose del mercato libero e di avere maggiori opzioni personalizzate.
In sintesi, il mercato energetico del gas sta attraversando una transizione verso il mercato libero, offrendo ai consumatori più scelte, ma richiedendo una maggiore consapevolezza da parte degli utenti delle opzioni disponibili e dei possibili cambiamenti nei contratti.