La Corte di Appello di Palermo ha annullato la condanna a 6 mesi di reclusione inflitta in primo grado dal Tribunale di Agrigento a una coppia di quarantenni accusata di furto di energia elettrica.
Il motivo dell’assoluzione è la mancata presentazione della querela, necessaria per procedere nei confronti degli imputati.
Il collegio giudicante, presieduto da Raffaele Malizia, ha accolto in parte le tesi difensive presentate dall’avvocato Gianfranco Pilato, escludendo l’aggravante “di aver agito ai danni di infrastrutture destinate all’erogazione di energia”.
La vicenda risale al 12 giugno 2018, quando un controllo sull’impianto di energia elettrica della palazzina dove risiedeva la coppia ha portato alla scoperta di un allaccio abusivo, che avrebbe consentito il furto di energia per cinque anni. L’ammontare del consumo non pagato è stato stimato in circa 15 mila euro.
In primo grado, il giudice Katia La Barbera aveva inflitto una condanna di 6 mesi di reclusione per furto di energia. Tuttavia, la Corte di Appello ha annullato la sentenza, sancendo il proscioglimento della coppia per mancanza della querela, elemento necessario per l’azione penale.