I palermitani già preparano il 14 luglio 2024, il 400° Festino, infatti nel 1624 a Palermo, Santa Rosalia fece TERMINARE la peste (quella del Manzoni), che nel 1625 San Michele a Caltanissetta non fece NEPPURE INIZIARE, salvando quindi la vita a circa metà degli abitanti! E che solo nel 1626 San Calogero fece terminare a Naro (AG).
Anche Santo Stefano di Quisquina (AG) seconda patria della Santuzza farà festa, MA CALTANISSETTA?
E’ un evento religioso, non folkloristico, ma sarebbe ottima cosa fare una gara di idee che oltre i nisseni, coinvolga tutti i siciliani, almeno le 12 città siciliane (Acireale, Grammichele ecc) poi le 200 italiane (senza dimenticare Bruxelles, capitale europea) protette dall’Arcangelo.
Per il 1925, ai 300 anni dalla apparizione a Caltanissetta di San Michele Arcangelo (foto) si istituì un AUTOREVOLE COMITATO che ottenne un grande successo religioso ed economico grazie ai tanti forestieri.
Unificò la festa con quella del Redentore (posto a Caltanissetta a protezione di tutta la Sicilia) attirando un Deputato nazionale, un Cardinale, 5 vescovi, il Prefetto della Provincia, il Questore, il Sindaco, il Comandante del presidio militare, il Maggiore dei Carabinieri, il Presidente del Tribunale e folle di devoti.
Vari giornali nel 2022 chiesero di porre UNA LAPIDE (chi lo farà, scriverà il proprio nome!) da mettere all’ingresso della Villa Amedeo, proprio dove lo videro Giarratana e gli altri frati mentre lo pregavano.
Il Vescovo nel 1733 consacrò la Cattedrale solo all’Arcangelo, ma salvati da peste, colera, siccità e terremoti, avendo dubbi sulla nomina di San Michele a Patrono di Caltanissetta, il Comune, la Provincia e la Diocesi di Caltanissetta, lo hanno proclamato autonomamente.
Siamo già in campagna elettorale e a maggio 2024 il Comune di Caltanissetta rinnoverà il Sindaco e certo il candidato più attento a San Michele verrà eletto dai suoi tanti devoti. Chiunque sarà, è meglio trovi risorse già stanziate da enti e privati, un Comitato nominato, progetti approvati ed avviati.
Occorre PREPARARE UN EVENTO SPECIALE che superi i confini della città e coinvolga almeno tutti i siciliani, compresi gli emigrati. Avremo anche preziosi vantaggi economici. Tra cento anni chi aiuterà sarà ricordato come esempio!