Giovanni Padovani, 28 anni, è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della sua ex fidanzata, Alessandra Matteuzzi, di 56 anni, avvenuto il 23 agosto 2022 a Bologna.
La sentenza è stata emessa dalla Corte d’Assise di Bologna, guidata dal giudice Domenico Pasquariello, dopo due ore di consultazioni. L’aggressione mortale è stata perpetrata con calci, pugni, colpi di martello e il lancio di una panchina.
La Corte ha riconosciuto aggravanti quali stalking, il legame affettivo, motivi futili e premeditazione, come richiesto dalla Procura. Presente in aula anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore.
Padovani, che era entrato in carcere a 26 anni, ha espresso in aula il proprio punto di vista, sottolineando come la sua vita fosse cambiata radicalmente da quando era un calciatore e modello di successo.
Ha ammesso la gravità del suo gesto, affermando che, se giudicato pienamente cosciente e responsabile delle sue azioni, merita la pena massima, ma ha anche sollecitato la Corte a considerare eventuali anomalie nel suo comportamento che potrebbero attenuare la sua colpevolezza.
L’imputato ha inoltre riflettuto sulla propria condizione psicologica al momento del delitto, sostenendo di non essere in uno stato di normalità mentale e di vivere un incubo.
Ha evidenziato come nessuno trionfi in questa tragedia e ha chiesto che la giustizia sia esercitata equamente, senza lasciarsi influenzare dall’opinione pubblica.
La Corte ha deciso compensazioni immediate per i familiari della vittima: 100.000 euro alla sorella Stefania e alla madre di Alessandra, 10.000 euro ai nipoti e 5.000 euro ad altre parti civili. La questione dei danni sarà valutata separatamente.