Dopo la denuncia di un giovane, lo scorso dicembre, la Polizia ha eseguito una perquisizione in locali del seminario di Ferrara dove vive Giuseppe Rugolo, il sacerdote indagato dalla Procura di Enna per abusi sessuali.
Gli inquirenti hanno esteso le ricerche anche nella memoria del telefono in uso al sacerdote, alla ricerca di immagini, che, come spiegato dal difensore, avvocato Denis Lovison, ha dato esito negativo. Disposto anche il sequestro di pc e cellulare, per ulteriori ricerche.
“Legittimo che le persone denuncino quello che ritengono, è altrettanto legittimo che le si verifichino – dice l’avvocato Lovison all’ANSA. Noi siamo contenti che si facciano le verifiche e sicuri che quello che ci viene contestato non è corretto. Ogni attività può solo dimostrare la non correttezza di queste accuse, che peraltro non conosciamo completamente”. Il sacerdote vive a Ferrara da un paio d’anni.