I Carabinieri di Catania hanno arrestato un 22enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, individuando un sistema di vendita “porta a porta” basato su accordi telefonici e consegne “al volo”.

I militari, in pieno centro città, hanno notato intorno alle 13:00 i movimenti sospetti di un’automobile ferma all’incrocio tra via Francesco Crispi e via D’Amico: il conducente è stato avvicinato da un uomo che, con gesti rapidi e circospetti, ha effettuato uno scambio per poi dileguarsi.


Pedinamento e arresto

Insospettiti, i Carabinieri hanno pedinato l’auto per oltre venti minuti, fino a quando il guidatore, giunto in viale Vittorio Veneto, ha di nuovo arrestato la marcia per incontrare un secondo individuo, effettuando un rapido contatto e un ulteriore passaggio di droga.

A questo punto, i militari sono entrati in azione, bloccando sia l’acquirente a piedi sia il 22enne alla guida.

Durante la perquisizione, nella tasca del fermato a piedi è stata trovata una dose di marijuana. Subito dopo, gli uomini dell’Arma hanno controllato l’auto, rinvenendo 20 dosi di marijuana “Kali Dog” e 8 dosi di “Amnesia”, varietà note per l’alto contenuto di THC (spesso superiore al 18-20%).


Sequestri in auto e a casa

Oltre alle dosi di droga, i Carabinieri hanno scoperto circa 1.300 euro in contanti all’interno di un borsello a tracolla, probabile provento dell’attività illecita. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di recuperare, nel comodino della camera da letto, altre 13 dosi di “Amnesia”, confezionate in bustine di plastica sigillate.

In totale, sono stati sequestrati circa 200 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e il materiale per il confezionamento delle dosi. Secondo le stime, la vendita della sostanza sul mercato illecito avrebbe fruttato tra i 2.500 e i 3.000 euro.


Consegne “al volo” e accordi telefonici

L’acquirente fermato ha confermato che l’acquisto della droga avveniva dopo accordi telefonici con il pusher, il quale indicava di volta in volta un luogo d’incontro per lo scambio rapido. I militari hanno quindi ricostruito un vero e proprio sistema di spaccio “porta a porta”, grazie anche alle testimonianze raccolte in loco.


Provvedimenti dell’autorità giudiziaria

Il 22enne catanese, già sotto osservazione per i suoi movimenti sospetti, è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa dell’eventuale convalida del fermo e dei successivi provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria.