Un furto in chiesa si conclude con un atto di pentimento e perdono. Un uomo di 45 anni, con precedenti penali, ha sottratto due amplificatori dalla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù ai Cappuccini, ma poco dopo ha deciso di restituire il maltolto. Il sacerdote, colpito dal gesto di pentimento, ha scelto di perdonarlo e ha ritirato la denuncia.

Il furto durante una funzione religiosa

Il furto è avvenuto approfittando di un momento di distrazione: le porte della chiesa erano state lasciate aperte per il ricambio d’aria dopo una funzione religiosa. Il ladro, notando l’accesso libero e la chiesa vuota, ha deciso di entrare e portare via i due amplificatori, strumenti fondamentali per permettere ai fedeli di ascoltare la celebrazione.

Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, i carabinieri sono riusciti a risalire rapidamente al responsabile. Sebbene le riprese non fossero nitide, gli investigatori hanno riconosciuto l’uomo, ripreso mentre si aggirava nei pressi della chiesa prima di entrare e uscire con gli altoparlanti tra le mani.

Il pentimento e il perdono del sacerdote

Individuato il suo domicilio, i carabinieri si sono recati a casa sua per un controllo. L’uomo, forse già in preda ai rimorsi, non aveva neanche nascosto la refurtiva: gli amplificatori erano stati lasciati all’ingresso della sua abitazione. Alla vista dei militari, ha immediatamente ammesso le sue colpe dicendo: “Voglio restituire tutto”.

Nonostante la denuncia iniziale, il sacerdote ha accettato di incontrarlo. Dopo aver ascoltato le sue scuse sincere, ha deciso di perdonarlo e ha ritirato l’esposto.

Un caso di redenzione e misericordia

L’episodio ha suscitato grande emozione tra i fedeli della parrocchia, che hanno visto in questo gesto un esempio di redenzione e misericordia. La vicenda dimostra come il pentimento possa portare a una seconda possibilità e come il perdono possa essere un potente strumento di riconciliazione.