Prosegue senza sosta l’attività di controllo della Polizia di Stato sulle normative di sicurezza nei luoghi di lavoro, sull’igiene e la genuinità degli alimenti nei locali destinati alla ristorazione, oltre che sulla regolarità della posizione lavorativa del personale.
L’ultimo blitz è avvenuto in un bar-ristorante di via Etnea, dove sono state riscontrate numerose irregolarità.
Sequestrati 33 kg di alimenti non tracciati
Durante l’ispezione, gli agenti hanno sequestrato 33 chili di alimenti di dubbia provenienza e giudicati inidonei al consumo. Inoltre, è stata rilevata la mancanza di etichettature su alcuni prodotti, inclusi l’olio e gli ingredienti presenti nel menù.
Per queste violazioni, sono state elevate sanzioni per un totale di 5.500 euro, a cui si aggiungono ulteriori multe da 1.741 euro per l’assenza della relazione d’impatto acustico, l’utilizzo irregolare della licenza di occupazione del suolo pubblico, la mancata esposizione del cartello orario e del divieto di fumo, nonché la mancata esposizione in luogo visibile della Scia.
Carenze di sicurezza e lavoratore irregolare
La Polizia ha inoltre rilevato gravi problemi di sicurezza, tra cui corridoi angusti, segnaletica d’emergenza assente e un’impastatrice priva di meccanismi di protezione.
Altri verbali per circa 6.000 euro sono scattati proprio a causa di queste violazioni. L’Ispettorato del Lavoro ha poi scoperto la presenza di un lavoratore irregolare, sanzionando il titolare per 4.450 euro e imponendo la regolarizzazione immediata, pena la sospensione dell’attività.
Sospensione dell’attività per le pessime condizioni igieniche
Le condizioni del laboratorio adibito alla preparazione dei cibi sono state giudicate pessime dall’Autorità sanitaria, che ha sospeso l’attività fino a quando il gestore non provvederà a risolvere le criticità.
In caso di mancato adeguamento, il locale potrà continuare a somministrare solo bevande ma non alimenti.