Il governo nazionale ha annunciato lo stanziamento di fondi per il quartiere di San Cristoforo, a Catania, con l’obiettivo di applicare il cosiddetto modello Caivano.

Questo intervento, ispirato a un piano integrato di risanamento sociale e urbanistico, punta a rilanciare uno dei quartieri più storici e complessi della città etnea.

Trantino: “Una grande opportunità per San Cristoforo”

Il sindaco Enrico Trantino ha accolto con entusiasmo la notizia, evidenziando il valore strategico dell’intervento: “E’ una grande opportunità per la città.

Insieme con le forze sociali che mostrano una volontà propositiva, promuoveremo misure idonee a risanare un quartiere da troppi anni dimenticato. L’obiettivo è quello di non lasciare nessuno indietro”.

Trantino ha sottolineato la necessità di affiancare alle misure di sicurezza anche politiche per combattere la dispersione scolastica, creare opportunità di lavoro legale e investire sulle nuove generazioni. “Dobbiamo allontanare i giovani dai rischi della devianza e dall’arruolamento nella delinquenza organizzata”, ha concluso il sindaco.

Pellegrino: “Serve una programmazione organica”

Meno entusiasta il vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Riccardo Pellegrino, che ha lanciato un monito sulla gestione dei fondi: “Non bisogna farsi trascinare dall’onda emotiva dei fondi in arrivo.

Negli ultimi mesi abbiamo sollecitato pattuglie della polizia municipale per supportare i cambiamenti alla viabilità del quartiere e per il villaggio di Natale, ma abbiamo ricevuto solo silenzio”.

Pellegrino ha puntato il dito contro l’assenza di interventi programmati da parte dell’amministrazione comunale: “Le iniziative sono spesso frutto di sforzi individuali e non di un piano organico. Non mi stancherò mai di ripeterlo: Catania non è solo il centro storico o corso Italia, e non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B”.

Un futuro per San Cristoforo

Il quartiere di San Cristoforo, spesso associato a situazioni di degrado sociale e alta densità criminale, rappresenta una sfida cruciale per l’amministrazione comunale e per le istituzioni nazionali. Lo stanziamento dei fondi offre l’occasione per un cambiamento radicale, ma la realizzazione degli obiettivi richiede un impegno corale, politiche mirate e un dialogo costante tra cittadini, istituzioni e associazioni.