I Carabinieri della Stazione di Carini hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un 40enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine.

L’uomo è accusato di rapina aggravata e tentata rapina, episodi avvenuti nei mesi di marzo e maggio 2023. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica.

I fatti ricostruiti dagli inquirenti

L’indagine, avviata nel 2023 grazie alle denunce delle vittime, ha consentito ai Carabinieri di ricostruire un grave quadro indiziario. Nel mese di marzo, il 40enne avrebbe aggredito un concittadino per sottrargli una Lancia Y, nonostante questa fosse sottoposta a sequestro. Di fronte al rifiuto della vittima, l’indagato avrebbe reagito con violenza, sottraendo le chiavi del veicolo e fuggendo dal paese con l’automobile.

In un secondo episodio, avvenuto a maggio 2023, l’uomo avrebbe tentato di rubare un’auto parcheggiata sulla pubblica via. Scoperto dal proprietario che era sceso in strada per fermarlo, il 40enne lo avrebbe minacciato con un coltello a serramanico per garantirsi la fuga.

Provvedimento cautelare e applicazione del braccialetto elettronico

Sulla base delle prove raccolte, il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto la richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura, disponendo gli arresti domiciliari per il 40enne, che dovrà ora rispondere dei reati di rapina aggravata e tentata rapina. L’applicazione del braccialetto elettronico mira a garantire il controllo sull’indagato e a prevenire ulteriori episodi criminali.

L’impegno dei Carabinieri

L’attività investigativa condotta dai Carabinieri ha giocato un ruolo fondamentale nel ricostruire la dinamica dei fatti e nel raccogliere elementi probatori contro l’indagato. L’operazione rappresenta un ulteriore passo avanti nella lotta contro i reati predatori che destano preoccupazione nella comunità carinese.