Palermo

Carabinieri: confiscati beni per circa 800 mila euro a eredi di esponente mafioso

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un importante provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione.

La confisca, divenuta irrevocabile a seguito di una sentenza della Corte di Cassazione del giugno scorso, riguarda beni del valore di circa 800.000 euro appartenuti a Pietro Cireco, nato a Bolognetta (PA) nel 1940 e deceduto nel 2020.

La confisca di primo grado, risalente a gennaio 2023, è stata confermata ed estesa agli eredi di Cireco, poiché il patrimonio è stato riconosciuto come frutto di attività illecite condotte dal defunto, esponente della famiglia mafiosa di Bolognetta.

Grazie alle indagini patrimoniali coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo, è stato possibile dimostrare che i beni, formalmente intestati agli eredi, erano in realtà il risultato delle operazioni criminali di Cireco.

Operazione “Jafar” e il ruolo di Pietro Cireco

Pietro Cireco era stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Jafar” con l’accusa di essere affiliato alla mafia di Bolognetta. Tra le accuse a suo carico, quella di aver fornito informazioni per agevolare attività criminali nel territorio e di aver sostenuto economicamente i detenuti mafiosi, sollecitando la cosiddetta “messa a posto” tra gli affiliati. Cireco era stato condannato in primo grado a 9 anni e 3 mesi di reclusione per associazione mafiosa.

Beni confiscati

Il provvedimento odierno conferma la confisca irrevocabile dei seguenti beni, per un valore complessivo di circa 800.000 euro:

  • Quota di 5.750 euro della società edile “Medibeton S.r.l. in liquidazione”, con sede a Bolognetta (PA);
  • Quota dell’80% su diversi immobili, tra cui:
    • 2 abitazioni a Bolognetta;
    • 1 fabbricato adibito a negozio a Bolognetta;
    • 1 magazzino a Bolognetta;
    • 1 autorimessa a Bolognetta;
    • 1 fabbricato in corso di costruzione a Bolognetta;
    • 1 lastrico solare a Bolognetta;
  • 2 appezzamenti di terreno, comprensivi degli immobili presenti, sempre situati a Bolognetta.

Conclusioni

Il patrimonio, accumulato attraverso attività criminali, è stato sottratto definitivamente al controllo della mafia e sarà ora destinato allo Stato.

Questa confisca rappresenta un ulteriore colpo alla criminalità organizzata, dimostrando come le autorità siano impegnate nel combattere e smantellare le risorse economiche delle cosche mafiose.

L’operazione dei Carabinieri conferma l’importanza del contrasto patrimoniale nella lotta alla mafia, permettendo di colpire non solo gli affiliati, ma anche i loro eredi, qualora si accerti l’origine illecita dei beni.

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Published by
Redazione Giornalistica