Due tragici episodi al canile municipale di Palermo sollevano preoccupazioni sulla gestione della struttura e l’inefficienza dei servizi che potrebbero aver causato la morte di un cane e il ferimento di un altro.
Grazie all’intervento tempestivo delle guardie zoofile dell’OIPA di Palermo, una tragedia è stata evitata il 25 novembre, ma l’incidente mortale del 20 novembre continua a suscitare indignazione.
L’Ufficio legale dell’OIPA ha avviato una denuncia e ha richiesto l’accesso agli atti del Comune di Palermo per fare chiarezza su quanto accaduto.
Il 20 novembre, all’interno del canile municipale di Palermo, una cagnolina è morta a causa delle gravi ferite riportate durante una rissa tra animali. Testimoni e volontari presenti nella struttura riferiscono che l’incidente avrebbe potuto essere evitato se solo gli operatori fossero intervenuti tempestivamente.
Secondo la coordinatrice regionale delle guardie zoofile dell’OIPA di Sicilia, Ornella Speciale, «gli operatori sono stati avvisati dai condòmini di un edificio vicino, che avevano sentito i guaiti e il frastuono della rissa, ma non è stato fatto nulla per fermarla in tempo».
Purtroppo, la cagnolina non è sopravvissuta alle ferite, alimentando la preoccupazione per la gestione della struttura.
Il 25 novembre, le guardie zoofile dell’OIPA sono intervenute in un altro episodio simile. Grazie alla segnalazione di un cittadino, sono riuscite a salvare un’altra cagnolina coinvolta in una rissa, evitando un’altra tragedia. In questo caso, l’intervento tempestivo ha fatto la differenza, ma le critiche sulla gestione del canile rimangono forti.
«Questo episodio dimostra che, quando gli operatori sono presenti e reattivi, le tragedie possono essere evitate», commenta Speciale.
In seguito agli eventi, l’OIPA ha formalizzato una denuncia alla Procura della Repubblica di Palermo. Tra le accuse ci sono i reati di uccisione di animali e detenzione incompatibile, previsti dagli articoli 544 bis e 727 del Codice Penale.
L’OIPA punta il dito contro la gestione negligente della struttura, sottolineando che la rissa mortale del 20 novembre avrebbe potuto essere fermata in tempo, se solo fosse stata fatta attenzione alla compatibilità tra i cani inseriti nel box.
Il canile municipale di Palermo è gestito da una ditta esterna incaricata dal Comune, mentre la gestione sanitaria è affidata all’Azienda sanitaria provinciale (ASP).
Tuttavia, la mancanza di coordinazione tra le varie entità coinvolte sembra essere uno dei principali fattori alla base di questi tragici incidenti. «Le responsabilità sono chiare.
Chi ha inserito i cani nei box senza verificare la compatibilità tra di loro? La morte della cagnolina è avvenuta per negligenza, e dopo l’incidente non sono stati presi i provvedimenti necessari», afferma Ornella Speciale.
Ora, la palla passa alla Procura della Repubblica di Palermo. L’OIPA si augura che vengano fatte giustizia e che episodi simili non accadano più.
«Ci auguriamo che le indagini portino a un cambiamento nella gestione del canile municipale, in modo che la sicurezza e il benessere degli animali siano finalmente garantiti», conclude Speciale.
Questi episodi tragici sollevano interrogativi sulla protezione degli animali ospitati nei canili e sull’importanza di una gestione efficiente e responsabile.
Solo attraverso una maggiore attenzione e interventi tempestivi sarà possibile evitare ulteriori sofferenze e tragedie per i poveri quattrozampe.