“La poesia si ferma? No!!! Anche quest’anno il Concorso sopravvive seppure senza la manifestazione finale e con vari ritardi. Nella sezione Comunicazione e Stampa vengono selezionate alcune poesie grazie alla collaborazione di Angela Ghiani e del suo blog letterario – commenta l’organizzatore, Gero La Vecchia – quest’anno sono arrivate al nostro concorso circa 250 poesie. Le sezioni straniere hanno avuto un ottimo successo. Solo la sezione con la Macedonia del Nord ha ricevuto circa 60 poesie. “
Chillemi Rita *** Siamo… impastati di miele e di fiele di argilla e di ferro Amiamo e odiamo Ci sgretoliamo e ci ricostruiamo di pezzi più saldi …siamo impastati di errori e di bene siamo impastati di fragilità di speranze …di solitudini Mesciamo umiltà amore e perdono per resistere…. (Rita Chillemi) https://www.facebook.com/rita.chillemi | |||
Özlü Aliye (Turchia) GRANDIVA ı am the barefoot grandiva me, a fairy tale walking towards ahead I’m the barefoot grandiva female brillant jewel ı was born after three boys ı’ve been a rosetta stone ı’ve reached a lawful age ı am the chance the key to the World neither the hunger nor the matter would be on the earth where is the happiness we would be butterflies the summit to my childhood the guernica being rainbow coloured one human one city one country mestisa london mexico on the biggest practising day at the tieof being fullmoon at the last high blowing emotional time ı’ve been absorbing your agonies by replacing loud laughter ınstead of your pains ı’m in pompei in vatican in somewhere (Özlü Aliye) GRANDIVA (Traduzione in italiano di Olga Ravchenko) io, sono la grandiva scalza io, una favola che va avanti io, sono la grandiva scalza brillante gioiello, però donna io, sono nata dopo tre ragazzi, e sono stata la pietra di rosetta , io ho raggiunto un’età legale e sono la possibilità, la chiave del mondo: né la fame né la materia sarebbe sulla terra: dove la felicità prevale tutti saremmo farfalle il vertice della mia infanzia Guernica dipinta color arcobaleno, saremo un essere umano, una città e un Paese mestisa Londra Messico, il più grande giorno di pratica al tieof essendo la luna piena all’ultimo istante d`emozie, quelle perfette, ho assorbito le tue agonie sostituendole per risate forti, io, il contrario dei tuoi dolori, io, a Pompei, Vaticano, o da qualche parte. (Aliye Özlü) La pietra di Rosetta è una lastra di granodiorite trovata nel 1799 in Egitto vicino alla piccola città di Rosetta (ora Rashid), vicino ad Alessandria, con tre testi identici nel significato, incisi su di essa, di cui due in antico egizio, inscritti in antichi geroglifici egizi, una in demotico egiziano, che è una scrittura corsiva abbreviata dell’era del tardo Egitto, e una in greco antico. Il greco antico era ben noto ai linguisti e un confronto dei tre testi serviva come punto di partenza per decifrare i geroglifici egizi. Dal 1802 la Rosetta Stone è custodita al British Museum. https://www.facebook.com/aliye.ozlu.10 aliyeozlu@hotmail.com | |||
Omobono Lilla I WAS LOOKING FOR YOUR SOUL I was looking for your soul while observing your splendid landscape . They were enchanted images offered to my eyes like ancient postcards. I looked for it on the summit of your arid mountains. The tallest was adorned by two tongues of flame running down her hips. I was looking for your soul in the richest gardens where vibrant color of the oranges lit up the landscape like christmas lights and the fragrance of orange blossoms inebriate the senses I was looking for your soul in that stretch of sea where inviting waves confused my thoughts. While looking everywhere for the rebel and generous soul of my land, i found mine, waiting for me, under scorching sun rays and rocked by ancient waves of its crystal-clear sea waters. (Lilla Omobono) Traduzione dell’autrice: CERCAVO LA TUA ANIMA Cercavo la tua anima mirando il tuo splendido paesaggio. Erano immagini da incanto, mai viste. Si presentavano ai miei occhi come antiche cartoline postali. L’ho cercata in cima alle tue aride montagne, quella più alta era adornata da due lingue di fuoco che colava sui suoi fianchi. Ho cercato la tua anima nei più ricchi giardini dove vistoso colore delle arance illuminava la terra come luci di natale, e il profumo di zagara inebriava i sensi. Cercavo la tua anima in quel tratto di mare dove invitanti onde confondevano il mio pensare Cercando l’anima ribelle e generosa della mia terra, in ogni dove, vi ho trovato la mia, lì, ad aspettarmi sotto infuocati raggi di sole cullata dalle antiche onde del suo cristallino mare. https://www.facebook.com/lilla.omobono | |||
Nigro Milena MARE IN TEMPESTA Urla il mare in tempesta come un leone inferocito, si allontana per caricare e si infrange violento sulla riva. Mi schiaffeggia per schernirmi e mi trascina a sé voluttuoso, mi incanta e mi spaventa. Milioni di brillanti incastonati nel sole scintillano sulle onde per poi eclissarsi all’arrivo di nubi. Fruscia la spuma bianca e i gabbiani volteggiano bassi. E’ strano provare un senso di tranquillità in mezzo alla burrasca. (Milena Nigro) https://www.facebook.com/milena.nigro.3 | |||
Asuni Alessio FANCIULLO DI GUERRA La notte in cui tutti dovrebbero godersi un sogno dovunque in un sonno qualunque un attacco imminente spaventa il nemico perso in un mare, in un cielo ormai non più terso crudele e vigliacco chi causa il tuo sguardo pietoso disperso nel vento di un tempo ormai uggioso rumore assordante di bombe malvagie lanciate a casaccio a colpire chiunque battaglia senza nome senza lode perversa e avversa ad un mondo normale. Empio tiranno, tristo sciacallo che fai cadere lacrime ormai asciutte in un viso bagnato dalla pioggia che cade noi da lontano ascoltiamo il tuo urlo muto dalla troppa distanza ma tu non rimanere mai sordo al nostro pregarti di donarci il perdono per questo tedio gioco che gli uomini miseri adulti chiamano guerra. (Alessio Asuni) https://www.facebook.com/alessio.asuni/ | |||
Galifi Alda ALL’IMPROVVISO TU… Osservo la pioggia che scivola silenziosa sul davanzale…e le foglie che ormai ingiallite si adagiano sul viale. Nella mia mente danzano ombre di sogni ormai sbiaditi come pagine ingiallite dal tempo. E poi all’improvviso … arrivi tu …… come un arcobaleno che illumina il grigio delle nuvole… dopo un temporale ormai passato. (Alda Galifi) https://www.facebook.com/alda.galifi | |||
文/ Sue Zhu (Cina – Nuova Zelanda) 《木鱼》 (IL PESCE DI LEGNO) 谈到禅修 自然会想到它 被千万次捶打 它是一条会呼吸的鱼 有时它说 生存永远和痛苦相连 你需要 把无常看成正常 它沉默 但始终觉醒 保持隐忍 Traduzione in Italiano di Marco Sonzogni (New Zeland) IL PESCE DI LEGNO * Parlando di meditazione la mente va subito al pesce di legno percosso migliaia di volte Respira e talvolta insegna che sopravviere significa soffrire occorre pensare l’impermanza come normalità Tace ma è sempre desto, resta tollerante e paziente **Pesce di legno – noto anche come blocco del tempio cinese o campana di legno, nella maggior parte delle tradizioni buddiste Zen Ch’an, il pesce di legno serve a mantenere il ritmo durante il canto dei sutra. Traduzione in inglese di George Onsy (Egypt) THE WOODEN FISH* Let’s Mediate How the wooden fish, Being hammered Thousands of times But still able to breathe. It tells us that Survival always goes Together with suffering You need to think of Impermanence as normal The wooden fish is silent , Yet always awakened, Holding tolerance and forbearance * Wooden fish — also known as a Chinese temple block or wooden bell , In most Zen/Ch’an Buddhist traditions, the wooden fish serves to keep the rhythm during sutra chanting. https://www.facebook.com/sue.zhu.319 | |||
Julia Olshevskaya-Hatzenböller (Germania) SCACCHI DI HEIDELBERG Natale –– una pallina dorata , Ricompensa immeritata: Questo è Heidelberg, sono Scacchi Da Marzapane e cioccolato. Nella foto vediamo delle luci aventi la criniera: Hauptstraße . L`urlante Orda d’oro Assaltante gli edifici Perde di coscienza. L’aspetto fragile della Città notturna E la sfera di cristallo che ha oscillato per un istante Nei cappelli bianchi di conifere… Quanto siamo cari l’uno all’altro, Noi che abbiamo sparso le distanze per motivi del litigio… Auspico che per tutti Brillino dei diamanti come un placer! La Principessa Niesmieyana ci saluterà con la manica del suo vestito… …Quanto è bella la nostra vita, Signore! Quanto è bella la vita, nonostante!.. | |||
Schena Cosimo AMAMI Amami ti prego adesso amami regalami quel sorriso che mi rende bambino che mi da i brividi che mi da quella forza Unica. Guardami ti prego adesso guardami dammi il tuo respiro dammi la tua presenza fammi sentire che non sei un vincolo che non sei un illusione ma sei libertà fiume che scorre dentro l’anima che sbocci ogni giorno dentro il mio respiro. Risani le ferite che la vita mi ha regalato sul piatto dell’indifferenza senza ripensamenti. Come un guerriero ho sempre superato ho sempre affrontato. Siamo Occhi che cercano occhi che inseguono occhi che guardano per cercare quella luce per cercare quell’Amore che ci rende unici che ci rende fiato che ci riporta ad essere noi stessi ad essere unici ad essere noi. Abbracciami ti prego adesso abbracciami avvolgimi dentro il tuo universo fammi vivere in te fammi suono della tua parola. Soffiami ti prego adesso soffiami Sull’anima dammi Quella gioia dammi Quella vita che mi rende unico che mi rende cielo. Accarezzami ti prego adesso accarezzami il cuore malandato il cuore in attesa di speranza che vibra al tuo respiro che sogna ogni tuo passo. che spera nell’incontro fatto di comprensione e per questo Amami ti prego adesso amami (Cosimo Schena) https://www.facebook.com/cosimo.schena.73 | |||
Reynolds Fotoula WILD ARTICHOKES I lick the scratches On the back of my hands And I taste blood For the first time I’m allowed to go picking Anghinàres with mum They’re àgria she says Prickly, aggressive and unspoiled The knife is just my size I kneel before their spines And thorns pierce me My skin stings, I don’t cry In the sharp field of green Blue flowers shiver under The sun that strikes at The back of my neck Mum’s smile heals the day’s hurt Her bucket is artichoke-full She boils them in salted water And I don’t need to touch them again (Fotoula Reynolds) *Anghinares = artichokes *Agria = wild Traduzione di Calogero La Vecchia e GT. CARCIOFI SELVATICI Lecco i graffi Sul dorso delle mie mani E assaggio il sangue. Per la prima volta Mi è permesso andare a raccogliere Anghinàres con la mamma Sono àgria, dice Spinoso, aggressivo e incontaminato Il coltello è prorpio della mia taglia Mi inginocchio davanti alle loro spine E le spine mi trafiggono La mia pelle brucia, non piango Nel campo tagliente di verde I fiori blu tremano sotto Il sole che colpisce La parte posteriore del collo Il sorriso della mamma guarisce le ferite della giornata Il suo secchio è pieno di carciofi Li fa bollire in acqua salata E non ho bisogno di toccarli di nuovo * Anghinares = carciofi * Agria = selvatico https://www.facebook.com/fotoula.reynolds freynolds2006@yahoo.com.au |