Tribunale Agrigento,

Oggi, 11 luglio, si terranno gli interrogatori dei tre canicattinesi arrestati per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il GIP del Tribunale di Palermo, dott. Walter Turturici, ha fissato le audizioni dei sospettati, Maira Antonio, La Marca Antonio e Turco Giovanni, che sono stati raggiunti ieri da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Arresti e Accuse

Gli arresti sono stati eseguiti dalla Polizia di Stato su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Uno dei tre arrestati ha già una condanna definitiva per appartenenza alla “stidda”, una delle più pericolose organizzazioni mafiose della Sicilia.

Le accuse sono state formulate a seguito di indagini approfondite condotte dalla squadra mobile di Agrigento e dal commissariato di Canicattì.

Le Indagini

Le indagini sono iniziate nell’aprile dello scorso anno, dopo il danneggiamento e l’incendio della saracinesca di un magazzino a Canicattì.

Gli arrestati avrebbero costretto la vittima dell’estorsione a non concedere in locazione un magazzino di sua proprietà a un possibile concorrente di un’autofficina già esistente, il cui titolare è anch’egli stato arrestato.

In un incontro con la vittima, uno degli arrestati avrebbe sottolineato la propria appartenenza alla stidda, affermando il controllo della zona.

Dettagli dell’Estorsione

L’atto di estorsione mirava a proteggere gli interessi economici e imprenditoriali dell’autofficina. Gli indagati avrebbero utilizzato metodi intimidatori tipici delle organizzazioni mafiose per assicurarsi che la vittima non concedesse il magazzino a terzi, mantenendo così il monopolio del settore nella zona.

Difesa degli Imputati

Gli imputati, difesi dagli avvocati Angelo Asaro, Giovanni Salvaggio e Annalisa Lentini, avranno la possibilità di avvalersi della facoltà di non rispondere durante gli interrogatori. Le prossime ore saranno cruciali per delineare ulteriormente il quadro accusatorio e le responsabilità individuali dei coinvolti.

Conclusioni

L’intervento della Polizia e della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro le organizzazioni mafiose in Sicilia.

L’udienza di oggi sarà determinante per fare luce su questo caso di estorsione e per assicurare alla giustizia i responsabili di atti criminali che minano la sicurezza e la serenità della comunità di Canicattì.