Nella mattinata di oggi l’On. Giusy Savarino ha presentato un’interrogazione parlamentare inerente al rogo e alla successiva bonifica della Scuola Sandro Pertini di Canicattì.
L’edificio scolastico in passato era entrato nel mirino di alcuni vandali che in più occasioni l’avevano ignobilmente saccheggiato e danneggiato fino ad arrivare all’incendio che lo scorso 19 febbraio 2019 avrebbe finito col distruggere intere aule e mobili vari.
Una volta disposta la chiusura ed avviati i lavori di bonifica da parte dell’attuale amministrazione comunale però, all’apertura del nuovo anno scolastico i genitori dei piccoli alunni avevano avviato un sit-in per la presenza di fuliggine e la scarsa manutenzione del plesso.
Ed è proprio in seguito al gran clamore scaturito dalla protesta che le forze politiche si sarebbero accorte dei problemi inerenti la scuola culminate quindi con la l’interrogazione parlamentare disposta dall’On. Savarino, di cui riportiamo il testo:
“Quando si parla di bambini la mia attenzione è massima. La salute dei bambini non si tocca! Ho depositato questa mattina una interrogazione parlamentare per dare voce alla comunità canicattinese e fare chiarezza sui lavori effettuati, con soldi pubblici, nella scuola Sandro Pertini.
La scuola è stata vandalizzata ed incendiata il 20 Febbraio del 2018. A seguito dell’incendio il governo Musumeci ha stanziato circa 30 mila euro per i lavori di bonifica e sanificazione delle aule. L’appalto veniva gestita dal Comune di Canicattì.
Nonostante la celerità del governo Musumeci nel dare risposte al territorio, i bambini sono tornati a casa sporchi di fuliggine probabilmente a causa dell’esecuzione dei lavori appena effettuati dal Comune.
È certamente una situazione spiacevole ed incresciosa, pertanto chiedo all’assessore La Galla di aprire una indagine sulla gestione dell’ appalto dei lavori da parte del Comune di Canicattì ed accertare se vi siano delle irregolarità nell’affidamento dei lavori o nella loro esecuzione; e per verificare come mai non sia stata richiesta, da parte del Comune, l’ installazione di un servizio di video sorveglianza, pur essendoci diversi fondi extra comunali disponibili.”
Di Pietro Geremia