Mentre in molti comuni dell’hinterland agrigentino i centri estivi sono già iniziati, offrendo ai ragazzi la possibilità di partecipare a varie attività ricreative e sportive, a Canicattì regna il silenzio.

I fondi stanziati dalla Regione per la realizzazione di questi centri estivi sembrano essere scomparsi, e in città si vocifera che il Comune li abbia destinati ad altri scopi.

Questo sospetto ha sollevato polemiche e indignazione tra le associazioni sportive locali, che ogni anno hanno lavorato instancabilmente per garantire ai ragazzi meno abbienti l’accesso a attività sportive e ricreative.

Le associazioni sportive di Canicattì, che da sempre rappresentano un pilastro fondamentale per la comunità, si sentono ora tradite e abbandonate.

Questi fondi avrebbero dovuto permettere loro di organizzare attività estive per i giovani, offrendo un’alternativa sana e formativa durante i mesi estivi.

Tuttavia, la mancata attivazione dei centri estivi ha di fatto penalizzato decine di associazioni e, soprattutto, ha negato a molti ragazzi la possibilità di partecipare a programmi che avrebbero potuto fare la differenza nelle loro vite.

Dove sono finiti i soldi?

Questa è la domanda che riecheggia tra le associazioni sportive e i genitori dei ragazzi che aspettavano con ansia l’avvio delle attività estive.

Se davvero i fondi sono stati dirottati per altri scopi, è fondamentale che il Sindaco, l’Assessore al ramo e i dirigenti comunali forniscano spiegazioni immediate. La mancanza di trasparenza e la gestione discutibile di risorse pubbliche non possono essere tollerate.

Le associazioni sportive locali, forti del loro ruolo sociale, stanno valutando seriamente l’ipotesi di presentare una formale denuncia alle autorità competenti se non verranno fornite spiegazioni esaustive e se non verrà ripristinata la giusta destinazione dei fondi.

È impensabile che, in un momento storico così delicato, dove i giovani hanno bisogno più che mai di supporto e opportunità, si giochi con il futuro della nostra comunità.

Canicattì merita risposte e azioni concrete. Non è più tempo di promesse disattese: i cittadini hanno diritto di sapere che fine hanno fatto i fondi destinati ai centri estivi, e il Comune ha il dovere di fare chiarezza.

Se non verranno date risposte, sarà inevitabile che la questione venga portata all’attenzione delle autorità giudiziarie, perché chi ha a cuore il bene della comunità non può restare a guardare.

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.