E’ iniziata da poco più di 24 ore quella che in Sicilia definiamo la fase 2.5 ma quello che si vede in giro è tutt’altro che un comportamento responsabile.
In particolare a Canicattì, ieri pomeriggio si sono viste scene indegne con molte persone ferme davanti ai locali a parlare tra di loro a pochi centimetri di distanza e per di più senza mascherina.
Anche molti gestori non si sono premurati di far rispettare quanto riportato nelle direttive Nazionali e Regionali in merito alle distanze di sicurezza.
E allora va bene la gioia di potere uscire senza restrizioni, va benissimo la riapertura delle attività commerciali ma non va bene per niente la strafottenza di pensare che tutto è finito o che è stato solo un brutto sogno!!! .
Questa mattina, davanti la tenda pre triage dell’ospedale barone Lombardo c’erano decine di cittadini, all’interno delle loro auto, in attesa di effettuare un tampone. Non so a che titolo quelle persone fossero li, se perché hanno sintomi o solo per certificare l’avvenuta guarigione ma quello che voglio far presente è che il virus c’è, è ancora in circolazione, che tante persone possono averlo in modo asintomatico ma essere contagiose e allora cosa ci costa in questa delicata “fase due” uscire e svolgere le normali attività quotidiane e lavorative , nel rispetto delle regole ?
Ai gestori dei locali, soprattutto, bar , pub e gelaterie dove dove ci sono stati segnalati diversi casi di assembramenti , è consigliato di essere puntigliosi nel far rispettare le regole perché in caso di incremento dei contagi la prima misura di contenimento sarà proprio la chiusura di tutti quei luoghi dove c’è maggior rischio.
Allora perché rischiare un nuovo lockdown, usiamo le mascherine e rispettiamo le distanze , chi la indossa è come se volesse dire ai visi nudi “Indosso questa protezione non solo per me, ma anche per te”.
Dunque dovrebbe valere il principio di reciprocità che però, da quanto si vede in giro, non vale proprio!!!. E c’è un’asimmetria, tra chi la mascherina la usa e chi no, tra chi vuole fare parte della soluzione e chi del problema, che rende più complicata l’uscita dall’emergenza.
Nei prossimi giorni, nelle strade e nei negozi mi piacerebbe incontrare, tra le varie tipologie dell’italiano da fase 2, solo la categoria dello scrupoloso, quello che ha sempre la mascherina e può anche avere i guanti. Speriamo sia così…..
Foto di repertorio