Le Fiamme Gialle del Comando provinciale di Agrigento hanno sgominato un’organizzazione criminale accusata di manomettere i contachilometri delle auto usate per vendere i veicoli a prezzi maggiorati.

Questa mattina, su richiesta della Procura della Repubblica di Agrigento, è stato eseguito un decreto del giudice per le indagini preliminari che ha imposto misure cautelari, tra cui arresti domiciliari e obbligo di dimora, ai membri del gruppo.

Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria, hanno rivelato che il gruppo aveva sistematicamente alterato i contachilometri di 102 veicoli, vendendoli per un totale di oltre 700 mila euro, un valore molto superiore a quello che avrebbero avuto se venduti con i chilometri effettivi. L’illecito profitto è stato poi reinvestito negli autosaloni attraverso operazioni di autoriciclaggio.

Il metodo fraudolento consisteva nel “ringiovanire” le auto: una delle vetture, per esempio, aveva registrato 466.129 chilometri nel 2019 e, solo un anno dopo, il contachilometri segnava 166.222 chilometri.

Tale pratica ha notevolmente influenzato la percezione del valore dei veicoli da parte degli acquirenti, che credevano di fare affari vantaggiosi.

Oltre alle misure personali, sono state sequestrate tre aziende di Canicattì, con un valore complessivo di circa 550 mila euro, inclusi i fondi sui conti correnti societari.

Le azioni intraprese sono ancora soggette a giudizio definitivo, mantenendo la presunzione di innocenza fino a prova contraria. Le indagini continuano per determinare ulteriori dettagli e coinvolgimenti nel caso.