L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha annunciato un aggiornamento significativo sui prezzi dei prodotti da fumo, entrato in vigore il 2 febbraio 2024.

Questa revisione dei listini riguarda una vasta gamma di articoli, inclusi sigarette, sigari, tabacco trinciato e sigarette elettroniche, con rincari mediamente tra i 10 e i 12 centesimi per pacchetto di sigarette.

La misura fa seguito all’approvazione della legge di Bilancio 2024, che prevedeva aumenti delle accise, dell’aliquota di un’imposta di consumo e degli oneri fiscali per combattere il tabagismo e sostenere i conti pubblici.

Aumenti sui Prezzi del Tabacco: Dettagli e Impatti dell'Ultima Manovra

I fumatori si trovano di fronte a una generale escalation dei prezzi che tocca tutti i prodotti correlati al tabacco, oltre a determinati sostitutivi.

L’aumento delle tasse, che varia da 20,20 a 29,30 euro per mille sigarette (e raggiungerà i 29,50 euro dal 2025), insieme a un onere fiscale minimo di 202,23 euro per chilogrammo convenzionale, mira a ridurre il consumo pur contribuendo al bilancio statale.

Per quanto riguarda i sigari, l’accisa si attesta al 23,50% del prezzo di vendita al pubblico, con una quota minima di 35,00 euro per chilogrammo.

Il tabacco trinciato a taglio fine vede un’aliquota di base del 60%, con un’imposta minima di 147,50 euro per chilogrammo. Similmente, l’accisa per il tabacco da fiuto e da mastico si basa su un’aliquota del 25,28% sul prezzo di vendita. I prodotti da fumo non specificati seguono un’aliquota di base del 56,50%.

L’ADM ha anche previsto dazi per i prodotti importati da paesi extra-UE, rafforzando così le misure fiscali su un ampio spettro di prodotti da fumo.

Queste modifiche, dettagliatamente riportate nei listini ufficiali, rappresentano un tentativo di equilibrare le esigenze di salute pubblica con quelle finanziarie dello stato, influenzando direttamente i consumatori e il mercato del tabacco.