n’indagine meticolosa condotta dai carabinieri di Modica, in collaborazione con i colleghi di Tuscania (Viterbo), ha portato all’arresto di tre persone responsabili di una rapina in una tabaccheria di Ispica avvenuta lo scorso aprile.

La svolta nelle indagini è arrivata grazie all’identificazione della targa di un’autovettura usata dai malviventi, alterata in modo maldestro con nastro adesivo.

Durante le indagini, che hanno incluso l’analisi delle impronte digitali, la revisione delle registrazioni delle telecamere di sicurezza e le testimonianze oculari, è emerso un dettaglio cruciale: l’utilizzo di un cosiddetto “ruotino” sull’auto dei rapinatori.

Questo particolare ha rafforzato i sospetti degli investigatori sulla vettura impiegata nel crimine.

Ulteriori indagini hanno portato al ritrovamento degli indumenti utilizzati dai rapinatori, abbandonati in una zona rupestre di Ispica, frequentata da consumatori di stupefacenti.

Tra gli arrestati figura anche una donna, ritenuta l’ideatrice del piano e agente di supporto durante il colpo, che aveva il compito di fare da palo.

Le autorità hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, concludendo con successo l’operazione denominata “Fulmine”.

Questo caso evidenzia l’efficacia delle tecniche investigative moderne nel tracciare e catturare i criminali, sottolineando l’importanza della collaborazione interforze e dell’uso integrato delle tecnologie di sicurezza.

L’arresto di questi individui non solo risolve il caso della rapina di Ispica ma rappresenta anche un significativo deterrente per il crimine nella regione, riaffermando l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro le attività illecite.