Una storia curiosa e controversa quella risolta dal giudice del tribunale di Sciacca nei giorni scorsi.

In seguito ad una causa di separazione non consensuale tra due coniugi saccensi infatti, oltre alla classica divisione e assegnazione dei beni mobili e immobili condivisi dalla coppia fino al momento del divorzio, pare che come oggetto del contendere sia stato pure il cane di famiglia.

Approdato il caso davanti al giudice agrigentino dunque, quest’ultimo, ritenendo doveroso di tutela il sentimento nei confronti degli animali, avrebbe deciso di accontentarli tutte e due optando per l’affido condiviso dell’amato cagnolino a settimane alterne, con conseguente divisione delle spese per i padroni inerenti a croccantini ed eventuali ricorsi al veterinario.

La decisione del giudice ha però lasciato perplessa l’animalista Anna Maria Friscia, presidente dell’Associazione Nazionale Tutela Animali di Sciacca, la quale ha precisato che “il rimbalzo continuo del cane da una casa all’altra, mentre da un lato forse servirà ai due coniugi per la loro necessità di affetto, dall’altra sicuramente lo disorienterà l’animale danneggiandolo”.

Curiosamente però, se il cane è stato conteso, la stessa cosa non può dirsi per il gatto, affidato esclusivamente all’ex marito.

Di Pietro Geremia

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.