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Acquisto auto: le spese accessorie da considerare

Acquistare un’auto implica un’ampia varietà di spese accessorie che vanno ben oltre il semplice costo della vettura. Alcune di queste sono obbligatorie e continuative, come la polizza RC auto, che implica una delle spese maggiori, per cui si cerca di risparmiare confrontando le assicurazioni online su siti specializzati come ComparaSemplice.it.

Altre, invece, sono una tantum o corrispondono a cifre minori. Ma quali sono queste spese accessorie da considerare? Scopriamolo in questo articolo.

Immatricolazione e targa

Quando si acquista un’auto nuova il primo step fondamentale è l’immatricolazione, senza cui non può essere immessa su strada. Si tratta di un costo accessorio già incluso nel costo chiavi in mano dell’auto, che va comunque a proprio carico e che corrisponde a 101,20€ così suddivisi:

  • 64€ di bollo (4 bolli da 16€);
  • 27€ emolumento Pra (iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico);
  • 10,20€ di diritti motorizzazione.

Da aggiungere a questa spesa anche il costo della targa, che va dai 41 ai 46€ circa.

Bollo, tagliando e revisione

Le principali spese accessorie relative al mantenimento di un’automobile sono relative a bollo, tagliando e revisione: di cosa si tratta?

Il bollo corrisponde a una tassa di possesso: a prescindere da quanto la si utilizzi, soltanto per il fatto di essere proprietari di un’auto occorrerà sostenere questa spesa ogni anno. Il bollo varia molto anche in base alla potenza del veicolo espressa in kW, e anche della classe ambientale a cui appartiene. Non esiste poi una cifra standard per tutto il Paese, ma ogni regione stabilisce la tariffa secondo i propri criteri.

Il tagliando invece è un controllo completo dello stato dell’auto, che comprende controllo di illuminazione, motore, olio freni, impianto frenante, liquido di raffreddamento, sospensioni, filtri e climatizzatore. Non è obbligatoria, ma è necessario provvedere a fare il tagliando nel caso in cui si abbia ancora la macchina in garanzia, per non rischiare di perdere il diritto di garanzia stesso.

In ultimo troviamo la revisione, che invece è un controllo periodico obbligatorio dello stato generale dell’automobile. In particolare, con la revisione ci si accerta del funzionamento corretto dell’auto, ma anche della quantità di emissioni che produce e del rispetto di tutte le normative vigenti. La prima revisione va effettuata dopo quattro anni dall’immatricolazione dell’auto, e da quel momento in poi va ripetuta a cadenza biennale

Cambio gomme stagionale

La legge prevede l’obbligo di cambiare le gomme a seconda della stagione, stabilendo anche le date entro cui effettuare il cambio pneumatici.

Parliamo di due giorni ufficiali da cui parte poi un mese di tolleranza di anticipo per quanto riguarda le gomme invernali e di ritardo per quanto riguarda invece quelle estive. Attenzione, però, perché sono previste sanzioni e pene per chi non ottempera a questo obbligo: in particolare, si rischia di incorrere in multe che vanno dagli 87 ai 344 €, e allo stesso tempo di subire il fermo del veicolo al contempo con l’obbligo della messa in sicurezza.

Questo obbligo interessa tutti i veicoli, mezzi pesanti compresi, fuorché i veicoli su cui sono state montate delle gomme quattro stagioni omologate.

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Published by
Redazione Giornalistica