Beppe Grillo irrompe nel centro di Palermo percorrendo le strade principali della città a piedi assediato dai cronisti, tra i selfie e le strette di mano dei passanti. La sua passeggiata ha creato però una certa confusione nel centro di Palermo con la strada piena di esponenti e militanti oltre che da telecamere. Alla guida di un mezzo elettrico a pedalata assistita, il leader pentastellato ha iniziato a parlare di Berlusconi e Musumeci ritenendoli rispettivamente “Brillante ma con un repertorio di barzzellette fermo agli anni 90” e “foglia di fico degli impresentabili – ha continuato – poi dispiace che ci siano tante persone perbene, dei professionisti che gli vanno dietro”. Quella in Sicilia “non è una votazione politica, è un referendum i siciliani decideranno se darci la possibilità di tentare di organizzare un mondo che sta arrivando”, spiega Grillo che sulle reazioni degli avversari osserva: “è istinto di conservazione, segnano il territorio come i cani. Guardiamolo dal punto di vista antropologico. Basta vedere come sono arrivati gli altri, a segnare il territorio come i cani. Accetteremo il verdetto dei siciliani. La Sicilia resterà una terra straordinaria per sperimentare davvero il futuro delle cose grazie allo Statuto speciale”.