Arancini o arancine? La disputa linguistica è ben lungi dall’essere risolta, per questo noi useremo indifferentemente le due forme. Comunque le chiamiate, però, questa specialità siciliana è più viva che mai ed è oggetto di continue innovazioni e sperimentazioni che la rendono un piatto adatto a tutte le occasioni.
Ecco gli indirizzi ad Agrigento per andare a colpo sicuro.
Siculò

Al numero 21 di via Pirandello, si trova questo locale specializzato nello street food siciliano. Le arancine di siculò vengono offerte tagliate a metà, all’interno di pirottini che ne facilitano la maneggiabilità (anche se alcuni puristi potrebbero gridare allo scandalo). Per quanto riguarda i gusti, oltre ai tradizionali al ragù, se ne trovano alle mandorle, ai pistacchi, crema di limone, melanzane e vari altri gusti.
Caffè Concordia
Piazza Luigi Pirandello, 36. Questo è l’indirizzo di un’istituzione agrigentina, dove recarsi per una colazione o uno spuntino veloce durante tutto l’arco della giornata. Oltre ai dolci, troverete degli arancini di tutto rispetto.
Vucca duci
Chi soffre di celiachia o è comunque intollerante al glutine, troverà pane, dolci e arancine gluten free per i suoi denti presso questo locale, in via Oblati, 7.
Gastronomia San Pio X

In questa gastronomia in Via Giovan Battista Peruzzo, 19 si trovano degli ottimi arancini, oltre a svariate altre proposte per un pranzo o una cena rapidi e gustosi.
Rosticceria Palumbo
Arancini e molte altre specialità da mangiare qui o da portare via. In Piazza Luigi Pirandello, 24/26.
Home restaurant Sapori di Girgenti
Arancini preparati secondo la tradizione in questa casa-ristorante nella quale si viene accolti da amici e si va via arricchiti da un’esperienza culinaria e culturale unica.
Via Giovanni Russo Archeoli, 14 – Villaggio Mosè (AG)
L’arancino gourmet di Pino Cuttaia

Nel suo ristorante La Madia, in corso Re Capriata, 22 a Licata, lo chef stellato Pino Cuttaia serve una arancino con ripieno di ragù di triglia e finocchietto selvatico, che porta questo piatto ai livelli più alti dell’arte gastronomica.
Di Gioacchino Difazio
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