La cucina di Agrigento e dei suoi dintorni risente di influenze antichissime e rispecchia l’essenza del territorio: a volte arido e secco, altre volte rigoglioso e florido. Sempre però ricco di storia e cultura.
Ecco un elenco dei piatti tipici a cui non può rinunciare chi visita Agrigento.
Cavatelli all’agrigentina

Ecco un primo che racchiude l’essenza della cucina siciliana. I cavatelli, rigorosaemnte fatti a mano con farina di grano duro e acqua, sono conditi con un sugo di pomodoro arricchito da melanzane frite a dadini. Il tutto completato da una spolverata di pecorino e una cascata di scaglie di ricotta salata.
Maccu di fave

Uno dei piatti più poveri della cucina siciliana. Nella sua versione più semplice è una purea che si ricava facendo cuocere le fave secche, unite a uno spicchio d’aglio, finche si disfano. Si può consumare da sola, con un filo di olio extravergine di oliva, o come condimento per una pasta. Sublime.
Minestra di San Giuseppe

È una zuppa a base di fave e legumi vari, chiamata anche Macco di San Giuseppe per un’antica tradizione secondo la quale di San Giuseppe si preparasse e si offrisse del cibo ai più poveri.
Taganu di Aragona

Il Taganu (o Tianu) d’Aragona è un piatto barocco. Ricorda, per ricchezza di ingredienti e complessità, la sontuosa pasta al forno descritta da Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo. È un piatto unico tipico di Aragona, cittadina a pochi chilometri da Agrigento. Si consuma solitamente il sabato di Pasqua ed è una sorta di torta di pasta composta da strati di pasta, ragù di carne, uova e tuma, che la cottura al forno fonde e uniforma. Una gioia per tutti i palati.
La parola Taganu indica il tegame di terracotta un tempo utilizzato per la cottura. Questo, a cottura ultimata, veniva rotto per liberare e gustare il contenuto.
Questo piatto è talmente apprezzato da diventare oggetto di unasagra ad esso dedicata, che si tiene ogni anno in concomitanza con la Pasqua,
Lu Cuddiruni di Siculiana

Piatto povero ma gustosissimo, il Cuddiruni è una focaccia farcita, realizzata da un impasto il cui ingrediente più prezioso è il lavoro delle massaie. Queste infatti, “caddiavanu” per lungo tempo l’impasto, cioè lo lavoravano con le mani, aggiungendo olio di oliva, per renderlo più morbido. Il Cuddiruni è farcito di solito con patate, pomodoro e cipolla, ma ne esistono molte varianti, tutte ugualmnte appetitose.
Minestra i Sicci

Da aprile a luglio, nelle località marinare vicino ad Agrigento (come Siculiana) i pescatori pescano una gran quantità di seppie. Nel corso dei secoli, le loro migli hanno perfezionato questo semplice ma molto saporito piatto, che è una minestra il gusto tipico delle seppie alla delicata dolcezza dei piselli.
Di Gioacchino Difazio
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