Nei giorni scorsi il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Agrigento ha rinviato a giudizio due uomini con l’accusa di atti persecutori.
Stando a quanto emerso dalle indagini i due protagonisti della storia avrebbero cominciato una campagna di stalkeraggio e persecuzioni nei confronti di un autista di autotreni che avrebbe avuto la “colpa” di essersi iscritto al sindacato Cobas.
A quanto pare l’uomo, in seguito all’iscrizione al sindacato, avrebbe cominciato a subire dai propri datori di lavoro una serie di procedimenti disciplinari pretestuosi tra i quali il trattenimento dalla busta paga di una somma poco più di 10 mila euro a titolo di rimborso delle spese di gasolio non autorizzate sottratte con cadenza mensile in rate da 200 euro.
