Ancora un furto di cavi di rame all’Acquedotto Carboj in località Spagnolo a Sciacca. Aica, l’azienda che gestisce il servizio idrico, informa con profondo rammarico di aver subito la sottrazione di circa 1300 metri di rame, un episodio che segue di poche settimane un analogo furto avvenuto a metà gennaio.
Nuovo furto e disagi per la popolazione
L’ammanco dei cavi, indispensabili per il corretto funzionamento della rete idrica, sta causando gravi disservizi ai cittadini di Sciacca e dei Comuni limitrofi.
Di fatto, si rende necessaria una riduzione della fornitura d’acqua sino al ripristino dell’impianto, con prevedibili conseguenze sulla vita quotidiana della popolazione interessata.
A fronte dell’ultimo episodio, Aica ha presentato denuncia ai Carabinieri, i quali hanno già avviato le indagini per risalire agli autori del crimine.
Cronaca di un danno ripetuto
Il colpo di metà gennaio aveva già comportato la costosa sostituzione del materiale rubato. Per prevenire ulteriori manomissioni, l’azienda aveva predisposto un servizio di sorveglianza continuativo a rotazione, affidato a tre dipendenti.
Tuttavia, a seguito di una segnalazione sindacale, la vigilanza interna non è più stata consentita per motivi legati alla vigente normativa sul lavoro.
Proprio dopo il ritiro del personale addetto alla sorveglianza, i ladri avrebbero agito indisturbati compiendo il secondo furto. Il danno economico diretto si stima superi i 100.000 euro, oltre ai disagi causati agli utenti del servizio.
Appello di Aica alle autorità
Con l’obiettivo di garantire la continuità del servizio idrico in tutta l’area, Aica auspica che le forze dell’ordine individuino i responsabili e si dichiara pronta a collaborare per porre fine a tali atti vandalici. L’azienda rivolge inoltre un accorato appello al Prefetto, affinché si valutino misure di protezione più efficaci per gli impianti considerati essenziali al fabbisogno idrico locale.
Possibili conseguenze e interrogativi aperti
Oltre ai danni economici e ai disagi per la collettività, la vicenda solleva interrogativi sulla tutela delle infrastrutture strategiche, come gli acquedotti. La sottrazione di cavi di rame, infatti, rappresenta un fenomeno crescente che, oltre a causare interruzioni di servizi fondamentali, può generare pesanti ricadute sia sull’ordine pubblico sia sulla sicurezza del territorio.
“Speriamo che le indagini consentano di risalire ai responsabili. Nel frattempo, chiediamo alle istituzioni di supportarci nel prevenire ulteriori furti e nel proteggere un impianto così fondamentale per la comunità,” fanno sapere da Aica.
Conclusioni
Il furto di cavi di rame è un problema di rilevanza nazionale, ma quanto accaduto a Sciacca colpisce in modo diretto i servizi essenziali e il benessere di migliaia di cittadini. Sarà compito delle autorità stabilire nuovi protocolli di sicurezza per evitare il ripetersi di episodi simili e garantire al contempo la funzionalità di un’infrastruttura vitale per il territorio.